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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Carlo del 02/10/2003

Scheda quesito

Nickame:
Carlo
Data:
02/10/2003
Quesito:
Gentile Dottore, premetto che sono una persona molto apprensiva, dopo un rapporto a basso rischio con una sconosciuta ho iniziato, circa 7 giorni dopo, proprio al passaggio di stagione, ad avere un leggero mal di gola e una temperatura sui 36,9, mentre di solito sto sui 36,7. Questo mi ha molto spaventato e subito ho preso un appuntamento con il responsabile del reparto di malattie infettive dell'ospedale della mia città che dopo una visita e ascoltato il fatto da cui nascevano le mie parole mi ha tranquillizzato. Poi, visto che non mi calmavo, per tranquillizzarmi ulteriormente mi ha fatto fare il test Elisa e la ricerca dell'antigenemia p-24, quando erano passati dal rapporto che mi preoccupava fra i 21 e i 12 giorni. Mi ha detto che il primo test avrebbe dovuto escludere una eventuale contrazione della sindrome fino ad un paio di mesi prima e che il secondo esame, invece avrebbe detto se avevo contratto il virus nel rapporto che mi spaventava. Entrambi i test sono risultati negativi e lui mi ha quindi detto di stare più che tranquillo. Poi però leggendo su vari siti ho visto che il test dell'antigemia del p-24 non è considerato molto attendibile. Vorrei sapere secondo lei quanto il test in questione fatto relativamente ad un periodo quale quello che le ho indicato sopra è affidabile e in linea di massima quanto è considerabile affidabile il test dell'antigenemia p-24. La ringrazio per la pazienza e per la risposta. La saluto, Carlo
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Carlo, i test HIV da lei eseguiti non possono essere considerati definitivi e necessitano di ulteriore conferma in quanto eseguiti ad un intervallo di tempo troppo breve dal rapporto a rischio. Per avere valore definitivo il test di ricerca degli anticorpi (Elisa) è da ripetersi a distanza di 3 mesi dal rapporto a rischio; di solito la ricerca dell’antigene p24 non viene usato per fare diagnosi di infezione in quanto tende a dare risposte falsamente positive che necessitano poi di ulteriori conferme. Cordiali saluti Dr.ssa Vanzini