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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di sole73 del 12/06/2008

Scheda quesito

Nickame:
sole73
Data:
12/06/2008
Quesito:
Gentili Dott. Zona e Guaraldi (ma anche gli altri del sito!), Vi ringrazio per la risposta che mi avete dato, ma forse a causa della lunghezza della mia mail non avete risposto ad una mia domanda: Vi parlavo di una eiaculazione avvenuta dopo un rapporto anale protetto.Tale eiaculazione è avvenuta all'esterno ma probabilmente una o due gocce mi hanno bagnato l'ano.Anche questo è una situazione a rischio?E se, nel pulirmi (non ho trovato tracce di sangue sul fazzolettino ma non posso essere sicura se ho sanguinato o meno) ho spinto lo sperma più in profondità?La situazione l'ho già descritta nella mia mail precedente...magari potete fare riferimento a tale mail per eventuali delucidazioni, nel caso in cui non fossi sata chiara.Comunque ho chiesto un appuntamento con il mio medico curante (in realtà l'avevo già fatto, ma è ormai una settimana che è ammalato e la visita viene continuamente rimandata!Altra fonte di stress, visto che ci contavo molto in quanto è specializzato proprio in malattie infettive.Ad ogni modo, ieri mi sono fatta visitare da un suo collega che lo sostituiva, ma mi è sembrato molto (forse troppo!)sicuro del fatto che io non abbia corso grossi rischi.Mi ha controllato il linfonodo del collo (ma si è limitato solo a quello, non ne ha cercati altri!), mi ha guardato la gola, i molari che sono alquanto "in disordine" e mi ha detto: "Stai tranquilla!I sintomi di una eventuale sieroconversione non si protraggono nel tempo, cioè non c'è un mal di gola che va e che viene e sintomi che si aggiungono dopo 15 gg!Inoltre, sono più violenti, non sempre avvengono e i tuoi sintomi sono aspecifici!"(il linfonodo l'ho scoperto quando ho avuto il secondo mal di gola, quindi è un sintomo che si è aggiunto dopo).E' davvero così?La cosa che però mi ha quasi allarmato è che ha aggiunto: "Se vuoi fare il test fallo pure, ma è più per tranquilizzarti che per necessità!Per me non hai nulla...".Insomma, secondo me si dovrebbe spingere i pazienti a farlo il test e non il contrario, anche se io sono ancora sicura di volerlo fare, anche se sono terrorizzata!Ho un'ultima domanda da porvi: è possibile che i sintomi da me descritti possono essere di natura psicosomatica?Chiedo questo perchè mi sono confidata con un mio amico medico al quale manca solo di discutere la tesi per avere la seconda specializzazione, guarda caso in psichiatria e dal momento che mi conosce da anni mi ha raccontato di un suo collega ai tempi dell'università, il quale studiando i linfonodi si era convinto di avere il linfoma di Hodgkin!Dice che sono troppo ipocondriaca e ammetto che ha ragione!Può essere così?Ok..scusate ancora se vi ho assillato.Vi farò sapere i risutati del test.Grazie ancora! P.S.: Continuano a dirmi che sarò sicura di non aver contratto nulla solo dopo un anno!Bhò?
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Sole73, nella specifica situazione da lei descritta il rischio di trasmissione per HIV non sussiste. È invece presente un lieve rischio di trasmissione per HIV nel rapporto descritto nella sua precedente mail, in cui è avvenuta la rottura del preservativo. Per ciò che riguarda i suoi sintomi, non possiamo porre una diagnosi via mail: possiamo però dirle che, da come sono descritti, non sono correlabili ad una infezione da HIV. Le confermiamo che il test HIV è definitivo a 90 giorni dall'ultimo contatto a rischio, come definito anche nelle linee guida internazionali. Cordiali saluti dr. S. Zona, dr. G. Guaraldi