Scheda quesito
- Nickame:
- sole73
- Data:
- 09/06/2008
- Quesito:
- Salve.Prima di tutto volevo ringraziarvi per la risposta che mi darete, per il servizio che offrite e scusarmi in anticipo per la lunghezza della mail!.Vi espongo il mio caso: il 3 maggio ho avuto dei rapporti con un uomo che (forse) conosco poco e con il quale non ho un legame affettivo.Anche il 12 aprile avevamo avuto rapporti (vaginali e orali)e io ho sempre richiesto di praticare sesso protetto e l'uomo in questione mi ha accontentato.Purtroppo il 3 maggio abbiamo praticato, sempre col preservativo, anche il sesso anale e prima dell'eiaculazione ha estrato il pene e tolto il preservativo dallo stesso per poi eiacularmi (presumo!!!) sull'ano.Appena ho sentito la/e prima/e gocce mi sono spostata e dopo poco (ma non ricordo quanto dopo, al max due minuti, forse anche pochi secondi!)mi sono asciugata.Esercitando una leggera pressione per ascugarmi (prima con fazzoletti di carta e poi con salviettine umidificate) non credo di aver spinto lo sperma all'interno dell'ano e non credo nemmeno di aver perso sangue perchè non c'erano tracce di sangue sui fazzoletti, cosa che mi ha detto anche lui perchè non gli sembra di aver visto tracce di sangue nemmeno sul preservativo.Inoltre, mentre stavamo per praticare un rapporto vaginale (praticamente il suo pene non era quasi per niente penetrato) si è rotto il preservativo.Ce ne siamo accorti subito e lo abbiamo subito sostituito.La mia domanda è questa: ho rischiato anche per la faccenda dell'eiaculazione sull'ano?O solo per la rottura del condom?Ho tralasciato di dire che in quel periodo avevo le emorroidi (completamente asintomatiche)che il medico di famiglia aveva definito "trombotiche" (sbaglio forse il termine?) e che in una sola occasione, dopo una evacuazione, avevano sanguinato pochissimo (tipo gocciolina di sangue con strisciata su un fazzolettino quando ti gratti un brufoletto!).In seguito ho avuto dei sintomi che sembrano quelli di una sieroconversione ma che (spero!) potrebbero avere altre cause.Nello specifico: il 16 maggio (appena 13 gg dopo) al lavoro ho sudato per degli sforzi fisici e subito dopo sono entrata nella cella frigo alla temperatura di circa 0-4 °C!Il giorno dopo (17 maggio cioè esattamente 2 settimane dopo dal rapporto sessuale) ho accusato mal di gola localizzato al lato sx (la mia sx) ma non ricordo se era anche gonfia.Il mal di gola è durato alcuni giorni durante i quali continuavo a entrare e uscire dalle celle frigo e la sera del 20 maggio avevo 37°C di tempeatura corporea.Ho preso della tachipirina e la mattina dopo (21 maggio), dal momento che la temperatura era ancora 37°C ho preso un'altra tachipirina e sono entrata ancora in cella frigo!Nel pomeriggio la temperatura è salita a 37.5°C ma non avevo preso più la tachipirina dopo pranzo.Quindi l'ho presa verso le 17 e subito dopo sono dovuta uscire per lavoro.Al ritorno a casa (h 21) avevo nuovamente 37°C e in seguito all'ultima dose di tachipirina verso le h 23 non avevo più febbre in quanto la temperatura era di 36.6°C.Da allora non ho avuto più febbre, ma il mal di gola (e quando ero al lavoro anche naso gocciolante a causa delle temperature e forse degli sforzi fisici) è durato dal 17 al 22 maggio.Successivamente, il 31 maggio forse a causa degli sbalzi di temperatura dovuti al clima instabile (visto che non lavoro più nelle celle frigo dal 26 maggio) e al trovarsi spesso con abbigliamento poco o troppo pesante rispetto al clima, mi è tornato il mal di gola durato fino al 4 giugno, ma devo precisare che fra il primo e secondo episodio se tossivo avvertivo la presenza di muco che non ho mai espulso e non ho fatto alcuna terapia per nessuno dei due episodi di mal di gola.Preciso che il secondo mal di gola era localizzato al lato dx (non più sx) dove a distanza di 5 gg dal termine del mal di gola mi sembra di avere un linfonodo ingrossato.In realtà avverto un gonfiore asintomatico ma non posso essere sicura che si tratti di un linfonodo anche perchè mi sembra troppo esteso e sono piuttosto in sovrappeso (sono alta 1.58 per 94 kg localizzati anche sul collo che ha una diametro di 43-44cm, oltre ovviamente al doppio mento).Ho chiamato il medico curante che per disdetta non è in sede per altri due gg e sono alquanto agitata e quando penso che potrei essere stata contagiata dal virus dell'HIV comincio a avere sudorazioni e dolori alle ossa dovute al panico.L'uomo con il quale ho avuto rapporti mi ha detto di aver avuto solo due donne in seguito alla separazione con la moglie (avvenuta 3 anni fa) con la quale ha anche concepito un figlio 7 anni fa.Quindi è sicuro che almeno fino al 2005 era sano ed è anche sicuro della salute delle due donne prima di me in quanto una delle due era anch'essa separata con figli e l'altra era vergine prima di aver avuto raporti con lui.Non è frequentatore di prostitute, tossicodipendente o ex tale, non ha avuto rapporti con straniere nè delle zone endemiche che di altre zone e non è nemmeno bisessuale.Ma so che ora non esistono più categorie propriamente a rischio ma solo una percentuale maggiore di casi nelle suddette categorie, come per esempio una maggiore percentuale (fino al 30%!) di malati nella regione Lombardia.Detto questo, avrete capito che ho navigato a lungo su internet leggendo di tutto e quindi sicuramente alimentando le mie paure, anche se cerco di pensare a ciò che ho letto e cioè che non è facilissimo trasmettere il virus, ammesso che lo si faccia con un sieropositivo e sono perfino arrivata a calcolare che solo un uomo su 324 e una donna su 600 dovrebbe essere HIV + (ho ottenuto questo risultato dividendo la popolazione italiana per 135.000, cioè a stima dei malati compresi quelli presunti!).Ormai so di essere diventata paranoica, ma le mie paure sono alimentate anche dal fatto che la persona che amo di più al mondo (a parte la mia famiglia) è risultata HIV+ appena due mesi fa, anche se lui è gay e utilizzava poco il preservativo!E guarda caso vive a Milano!Sono nel panico più totale e ho deciso di fare il test ma...UDITE UDITE!!!...a Bari mi hanno detto (un'infermiera e telefonicamente!) che un test effettuato dopo un mese o poco più non è sicuro e che devo aspettare UN ANNO per avere la certezza assoluta!UN ANNO?Un anno con questo panico addosso?Allora ho detto che il mio amico ha scoperto di essere HIV+ dopo appena 4 settimane perchè sicuramente gli hanno fatto un esame particolare (non so quale) e lei mi ha risposto che a Bari funziona così:andare lì, parlare col medico che mi avrebbe dato un modulo da far compilare dal medico curante e che dovevo riconsegnare al momento del prelievo!Ma scusate...dov'è l'anonimato allora?E non è finita qui!Se voglio fare il classico test ELISA devo fare il prelievo e dare le mie iniziali con data di nascita e al momento del ritiro devo consegnare un documento!Ripeto:anche in questio caso, dov'è l'anonimato?ASSURDO!Quindi ho deciso di fare il test a fine mese (fra il 22 e 29 giugno) presso una strttura di Milano.Pensa che, sperando e pregando Dio che il risultato sia negativo, dopo un mese e 19 gg sia già attendibile?E quanto?Crede che ho corso seri rischi con gli episodi che le ho raccontato e considerando la storia passata dell'uomo con i quali li ho corsi?Mi scusi se sono così ansiosa...ma capirà bene che è già difficile sapere che dovrò essere forte per il mio amico...pensi se dovesse essere capitato anche a me considerando che la mia famiglia sarebbe capace di cacciarmi di casa in quanto pretendono la verginità fino al matrimonio, anche se questo dovesse avvenire a 90 anni!Spero di aver esposto chiaramente il tutto e mi scuso ancora per la lunghezza della mail!Dimenticavo:quale è la procedura per effettuare un test a Milano e dove posso farlo?Grazie infinite!
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile Sole73,
comprendiamo la sua ansia alimentata soprattutto dall'incertezza della possibilità di eseguire il test HIV.
Rispondiamo con ordine alle sue domande:
- ci riferisce di aver avuto rapporti protetti da preservativo con un partner di cui non conosce lo stato sierologico, ma che in uno di questi rapporti il condom si è rotto. Nella situazione da lei descritta, il rischio è basso, ma comunque non nullo. Per questo motivo ha deciso di eseguire il test HIV.
- A proposito di questo, le confermiamo che il test è definitivo se eseguito dopo 90 giorni dall'ultimo contatto a rischio (e non dopo un anno). Un test eseguito a 50 giorni dall'ultimo contatto a rischio dà già una buona indicazione, ma deve comunque essere confermato da un test a 90 giorni.
- I sintomi da lei descritti sono altamente aspecifici e non direttamente correlabili ad una infezione da HIV. Inoltre, ci riferisce di aver subito sbalzi di temperatura che potrebbero essere la causa di tali disturbi. Si rivolga al suo medico di fiducia nel caso persistano.
- Ci sembra assurdo che nella sua provincia non sia possibile eseguire il test in modo anonimo e gratuito. Prima di rivolgersi a Milano, peraltro molto distante da casa sua, contatti l'Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) della sua USL per chiedere precisamente dove può eseguire un test anonimo e gratuito nella sua provincia.
Cordiali saluti
dr. S. Zona, dr. G. Guaraldi