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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di mario70 del 18/09/2003

Scheda quesito

Nickame:
mario70
Data:
18/09/2003
Quesito:
gentilissimi dottori, ho avuto un rapporto penetrativo protetto dal preservativo con una prostituta di colore. Dopo il rapporto ho esaminato il preservativo che risultava essere integro. Per scrupolo ho eseguito una ulteriore prova riempiedolo d'acqua ed a questo punto ho notato un forellino da cui fouriscivano gocce di liquido. Da quel momento vivo in uno stato di ansia notevole per la paura di aver contratto il virus hiv. Sono passate 3 settimane dal fatto e sapendo che esiste (pcr?) un test che mi può dire ora se c'è stato il contagio, vorrei sapere se è il caso di fare questo test e dove(anche a pagamento). Una rottura del preservativo di questo tipo è considerata a rischio come un rapporto non protetto? Dopo 2 settimane dal fatto ho notato dei linfonodi ingrossati sotto la mascella, ma sul collo e nell'inguine mi sembra tutto a posto. L'infezione acuta può manifestarsi solo con l'ingrossamento di alcuni linfonodi? Sarebbe utile sottopormi ad una visita per verificare se sono in fase di infezione acuta? attendo con ansia una vostra risposta. grazie
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Mario, ci racconta di aver avuto un rapporto sessuale protetto con una prostituta e di aver riscontrato una alterazione nell'integrità del preservativo alla fine del rapporto. Come staff di Helpaids consigliamo in questi casi l'esecuzione del test HIV ad 1 e 3 mesi dal contatto: il fatto che il forellino nel preservativo fosse non visibile ad occhio nudo depone per un rischio basso, che però non si può escludere a priori. I sintomi di cui ci riferisce sono aspecifici: l'infezione acuta da HIV si manifesta nella quasi totalità dei casi con febbre associata a linfoadenomegalie e faringite. L'ingrossamento sporadico dei linfonodi sottomandibolari può essere legato a moltissime altre situazioni infiammatorie del cavo orale. Saluti. Dott.ssa Cinzia Cappi