Scheda quesito
- Nickame:
- Gian
- Data:
- 29/04/2008
- Quesito:
- Buonasera gentili dottori
Dopo un rapporto sessuale protetto (orale e vaginale) con una prostituta rumena ho avuto un uretrite molto fastidiosa che ho curato con un ciclo di antibiotici e penso di aver debellato; devo rifare tamponi e urinocoltura tra poco per verifica; sono stato seguito da un dermatologo-veneerologo, al quale ho richiesto di poter fare tutto lo screening per Mts, con i rispettivi tempi finestra;
Sono entrato nel panico per la Sifilide, perchè dopo circa 25-36 giorni dal rapporto a rischo studiandomi il corpo ho riscontrato un pustola piccolina tonda, rossa, mai avuta in precedenza nell'inguine all'altezza del pene ma nell'interno coscia non sui genitali; mi sono subito fiondato dallo specialista, che dop un occhiata mi ha detto di non preoccuparmi, che era solo una pustola, di mettere un po di gentalyn beta, che ci poteva mettere quasi la mano sul fuoco, affermando che la lue è rara, raramente presente in sede extragenitale ( e comunque non sull'inguine), che non era assolutamete un sifiloma... Io invece più la guardo, più mi sembra corrispondere alla descrizione di n sifiloma (da internet) ed inoltre ho trovato un'altra macchia-lesione ( più grande 1cm per 1cm e mezzo la dimensione) alla destra dello scroto sempre sull'inguine... E' possibile che un dermatologo si sia confuso vedendo direttamente la lesione? Un test VDRL - TPHA a 30 giorni dall'evento a rischio mi da la sicurezza che quelle due pustole non siano in realtà dei sifilomi da sifilide? Grazie mille per l'attenzione sono terrorizzato al pensiero che un evento per me unico possa aver pregiuducato la mia salute ed il mio futuro sentimentale... Grazie per la risposta Marco
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile Marco,
per valutare le lesioni che descrive sarebbe necessaria una visita che non è possibile in un servizio di counselling online ma che lei ha già correttamente effettuato rivolgendosi ad un dermatologo.
I test diagnostici per sifilide sono definitivi a 30 giorni dall'evento a rischio.
Cordiali saluti,
E.Spaggiari, dr.G.Guaraldi.