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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di dan del 07/04/2008

Scheda quesito

Nickame:
dan
Data:
07/04/2008
Quesito:
Gent. Helpaids, intanto complimenti per il servizio che offrite in soccorso delle più o meno ansiose richieste (a volte tipicamente ossessive). La mia domanda è "generale". E mi spiego. Secondo la letteratura medica il rischio di trasmissione indiretta o mediante contatto con quantità di sangue/liquido biologico insufficientemente grande, non sussiste. La cosa che non capisco è: ma il virus non dovrebbe essere contagioso anche in quantità modeste? Ossia se si inoculasse un solo virus nel corpo perchè non dovrebbe svilupparsi infezione? Come mai è comportamento a rischio il rapporto sessuale non protetto (glande a contatto con le secrezioni vaginali), mentre il contagio è sempre escluso per contatto indiretto (mano sporca sul glande)? Verrebbe da pensare non vi siano differenze sostanziali: in entrambi i casi il glande aderisce al liquido infetto. Non capisco poi come siano svolti i test per dire se un comportamento è a rischio o no... cioè come si fa a dire se un sieropositivo lo è diventato per aver anche solo baciato o per altri comportamenti.. Si dice ma il bacio non è a rischio in quanto la saliva non è un valido veicolo di trasmissione, e per il fatto che occorrerebbe che uno dei due soggetti avesse una vera e propria emorragia in corso…. (non potrebbe certo baciare qualcuno in quel caso!!): si ma chi dice che una lieve perdita di sangue in bocca non possa condurre almeno in via ipotetica un contagio ? Quello che non si capisce è questa quasi contraddittoria “selettività” del contagio, come se il virus fosse attivo solo in alcune circostanze o se si dovesse parametrare il contagio alla quantità di virus cui si viene a contatto. Grazie e scusate la forma sottomessa alla rapidità della battitura!
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Dan, in sintesi lei ci pone 2 quesiti: 1. sulla virulenza e la capacità del virus di trasmettersi e di riprodursi all'interno dell'organismo dopo il contagio; 2. sulle vie di accesso del virus e i modi per poterle studiare. Rispondere alla prima domanda diventa molto lungo e complesso: semplificando, si può affermare che è necessaria una quantità di virus sufficiente per entrare nell'organismo e attaccare le sue cellule bersaglio. Non è affatto semplice determinare questa "soglia minima"; inoltre, non riteniamo nemmeno utile, per i fini del counselling, divulgare questo tipo di dato per evitare false speranze o paure infondate. Per ciò che riguarda l'accesso del virus, è necessario ricordare che il virus in ambiente si inattiva molto rapidamente: non esistono casi in letteratura di trasmissione del virus HIV attraverso la masturbazione o mediante oggetti. Grazie allo studio dell'epidemiologia, si è compreso che il virus "preferisce" alcune vie di accesso: le mucose genitali sono molto più esposte (basti ricordare che sono comparsi diversi studi che affermano che la circoncisione abbatte moltissimo la possibilità di trasmissione del virus, poiché viene eliminata una parte di mucosa). Per avere ulteriori informazioni, può consultare le pagine informative del nostro sito. Distinti saluti. dr. S. Zona