Scheda quesito
- Nickame:
- noto75
- Data:
- 09/03/2008
- Quesito:
- Gentile dr/dr.ssa vorrei porvi un quesito su un dubbio che mi assilla da un pò di tempo. Vi racconto brevemente la mia storia:
più di sette anni fa ho avuto un rapporto sessuale protetto con una ragazza conosciuta da poco. In quel periodo (non ricordo con precisione quanto dopo il rapporto) ho accusato diversi malori fisici (difficoltà respiratorie per un' ipertrofia a un tubinato certificata da un otorino che mi ha dato anche una cura - forti sudorazioni in varie parti del corpo in diversi momenti della giornata anche di notte - dimagrimento - feci chiare e molle - urine scure - alterazione della tiroide - stanchezza - sonnolenza - qualche volta leggera febbricola - e linfoadenomegalie multiple latero cervicale. La sintomalogia durò circa 5 mesi e da quel periodo in poi sino ad oggi sono stato bene ho solo dei piccoli linfonodi latero cervicali presenti. A seguito di svariati esami del sangue e visite mediche non sono riuscito a risalire ad una causa in quel periodo; quel rapporto sessuale l'ho sempre considerato protetto e sicuro. Adesso a distanza di più di sette anni mi viene in mente il test hiv mai fatto da me proprio perchè ritengo il rapporto avuto in quel periodo protetto e sicuro; l'unico rischio che potrei aver corso (documentantomi su varie possibilità di trasmissione hiv su vari siti internet)è la stimolazione manuale dell'organo genitale femminile, ho l'abitudine di mangiare la pellicina intorno alle unghie a volte anche facendole sanguinare nel momento in cui lo faccio.
Questo mese ho fatto delle analisi del sangue per ricontrollare una linfocitosi riscontrata ad un precedente esame (un mese prima eseguito) con i valori quasi tutti nella norma. Nello specifico esame emocitometrico, ves, elettroforesi sieroproteica,e tipizzazione linfocitaria:
Dati emocromo
GB 6000 (3900-9000)
Linfociti: 37.3% (25-40) / nr. assoluto 2237 (1000-3600)
Dati tipizzazione:
CD3 67.9% (65-85);
CD4 Helper (FAC SCAN) 38.5% (35-47);
CD 8 (T citotossici) 34.2% (15-28) unico valore sballato ed evidenziato anche dal laboratorio;
Rapporto T4/T8 1.12 (>1);
CD19 (cellule B) 9.4 (fino a 15).
Ora volevo chiedere a distanza di più di sette anni nel caso in cui avessi contratto il virus HIV non dovevo presentare qualche anomalia nell'elettroforesi proteica (ipergammaglobulinemia dal tracciato) o comunque una diminuzione dei linfociti dall'esame della tipizzazione (linfopenia CD4 e inversione del rapporto T4/T8)?
So che l'unico esito si può aver solo dal test HIV che comunque tra due gg. dovrò fare, ma per cortesia potreste darmi alcuni consigli/informazioni sul rischio che forse avrò corso in quel remoto rapporto sessuale, sulla sintomalogia di quel periodo (a me sembra aspecifica ma cmq compatibile con l'infezione acuta da hiv da come mi son potuto documentare)e sui recenti esami del sangue da me eseguiti.
Vi ringrazio per la Vs professionalità e scusate per la la lunghezza del quesito.
- Risposta di risponditore non trovato:
- Salve Noto75,
il rapporto da lei descritto è stato correttamente protetto da preservativo quindi non era a rischio per HIV. Le "pellicine" non rappresentano una porta d'ingresso sufficiente per HIV, quindi la masturbazione non è una pratica a rischio.
Per quanto riguarda la sua sintomatologia e i suoi esami, non avendo a disposizione un'anamnesi completa e senza la possibilità di visitarla, è impossibile esprimere un corretto parere a riguardo.
Se quello descritto è stato l'unico comportamento che lei ritiene a rischio, non ha motivo di temere l'esito del test HIV.
Saluti
M.Ferrara, Dr.G.Guaraldi