Scheda quesito
- Nickame:
- thonythonino
- Data:
- 15/02/2008
- Quesito:
- Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa della posizione dei cosiddetti dissidenti. Sono ormai passati piu’ di dieci anni da quando una lunga schiera di scienziati, medici, giornalisti classificati come "dissidenti" criticano su basi scientifiche il paradigma hiv/AIDS, comunemente accettato per vero. Kary Mullis, Peter Duesberg, Stefan Lanka, Alfred Hassig, Heinrich Kremer, Valendar Turner e Eleni Papadopulos sono solo una parte degli specialisti che da tempo, pongono domande precise alla comunita’ scientifica internazionale, ricevendo risposte parziali o fuorvianti.
Secondo questi esperti l’agente patogeno ritenuto responsabile dell’AIDS presentato da Robert Gallo nel 1984, non e’ mai stato isolato e purificato al gradiente di densita’ corrispondente alla banda di 1,16g/ml, criterio indispensabile (stabilito nella riunione di retro-virologi avvenuta all’Istitute Pasteur nel 1972) per poter affemare di aver isolato un nuovo agente patogeno, escludendo cosi un’eventuale contaminazione di laboratorio.
Lo stesso scopritore del HIV, Luc Montagnier (dopo anni di contesa, con il suo rivale americano Gallo, su chi fra i due detenesse il primato della scoperta), in un’intervista pubblica del 1997 a cura di D. Tahi, riferendosi alle procedure che portarono la sua equipe ad isolare il virus, ha ufficialmente ammesso "Ripeto, non abbiamo purificato."
Estremante curioso e allo stesso tempo preoccupante e’ il fatto che fino al 1997 (13 anni dopo l’annuncio pubblico della scoperta) nessuna rivista scientifica ha mai pubblicato le fotografie al microscopio elettronico al gradiente di 1,16g/mg del virus HIV. Ovviamente, dopo l’ammissione pubblica di Montagnier, un’equipe franco-tedesca ed un’altra americana ripeterono tutto il procedimento con tanto di foto fino a quel momento mancanti. Le fotografie mostrarono una grande quantita’ di "micro vescicole" con una dimensione che non corrisponde a quella tipica dei retrovirus, ma questo avvenimento fu ignorato sia dai mass media che dalla stessa comunita’ scientifica. Questo e’ molto grave, perche’ i test considerati affidabili al 99 % si basano invece su dei probandi con proteine non specifiche del virus HIV, non essendo mai stato isolato seguendo i criteri base, fissati dodici anni prima. Infatti e’ per questo motivo che esistono 67 fattori che danno origine ad una positivita’ ai test diagnostici, anche senza essere stati infettati da alcun virus HIV. Le cross reazioni in questione e la mancanza del "golden standard" sono stati denunciati in un articolo scientifico apparso sulla rivista bio-tecnology nel 1993, anch’esso passato inosservato dalla comunita’ scientifica.Tutte le prove fornite finora: la presenza della transcrittasi inversa, le foto al microscopio elettronico che rappresentano il "Budding" non sono assolutamente specifiche del virus HIV. L’enzima RT e’ presente anche in altre cellule, come per esempio quelle in fase di autoriparazione e le foto del "budding" presentate negli articoli originari di Montagnier e di Gallo, rappresentano una normale operazione di esocitosi cellulare. Per quanto riguarda l’ulteriore criterio di diagnosi affidato alla PCR, lo stesso scopritore di questa tecnica per la quale vinse il premio Nobel, ha affermato pubblicamente che il suo utilizzo nell’ambito AIDS e’ inapplicabile e addirittura fraudolento.
Penso quindi che l’opinione pubblica abbia il diritto di pretendere dalle autorita’ sanitarie le prove scientifiche sopra citate e che inoltre si dia la possibilita’ ad un dibattito pubblico fra le rispettive posizioni.Pretenderei quindi una risposta per lo meno tecnica che anilizza le questioni delle foto. C è chi inoltre sostiene l' esistenza dell aid ma non in quanto sindrome, ovvero una malattia degenerativa del sistema immunutario non trasmissibile, nè tantomeno virale, ma riconducibile ad una grave disfunzione metabolica (respirazione mitocondriale) acquisita o congenita. Cosa ne pensa ?? Mi auguro che lei, a differenza di molti altri si degni di una risposta... grazie.
- Risposta di :
- Gentile utente,
mi chiede che cosa le penso che i cosiddetti scienziati dissidenti.
In tutto ne sta ritengo che siano criminali.
da troppi anni vivo nel mondo del HIV il tocco con mano la storia naturale della progressione della via nei soggetti con viremia non controllata così come la stretta correlazione tra le danno biologico e quello immunologico. Non mi è mai capitato di trovare un singolo paziente con AIDS il cui test HIV fosse negativo e la PCR è uno strumento di applicazione quotidiana per il monitoraggio della terapia antiretrovirale e correla perfettamente con l'andamento clinico della malattia.
ero presente nel grande stadio di inurbano in Sudafrica nell'estate dell'anno 2000 quando scienziati e in più autorevoli e una lunga serie di premi Nobel hanno firmato un documento che pubblicamente smentita le affermazioni di Peter DUSBERG e con le Hiv. Tocco altresì con mano il livello di sofferenza di tanti malati con HIV che aggrappandosi a queste teorie alternative si sono trovati stadio di malattia avanzata non sempre recuperabili della terapia antiretrovirale. Ancora una volta le ripeto questa contro informazione e criminale. Cordiali saluti Dott. Giovanni Guaraldi