Scheda quesito
- Nickame:
- anto
- Data:
- 29/01/2008
- Quesito:
- Gentili dottori, spero di ricevere una immediata risposta poichè sono molto impaurito. A metà dicembre ho avuto un rapporto vaginale protetto. Alla fine non ho controllato benissimo il profilattico ma ricordo che la parte finale era piena e che nel modo di sfilarlo non ho notato anomalie. Il problema nasce poichè essendo fidanzato, e non conoscendo affatto questa ragazza, la quale comunque mi ha fatto intendere di avere rapporti frequenti e occasionali, ho avvertito un forte senso di colpa. siccome qualche giorno prima dopo un rapporto con la mia ragazza mi si è rotto un vaso sanguigno a metà circa dell'asta del pene senza sanguinamento, non so se mi faccio capire, ora non vorrei che con questo rapporto occasionale le secrezioni siano venute a contatto con la mia pelle poichè il profilattico non copriva completamente l'asta del pene.Specifico che comunque quella rottura del vaso sanguigno ricordo che non c'era più ed inoltre ad occhio nudo non erano visibili ferite o lesioni gravi. 1° domanda: bisogna avere ferite gravi per rischiare qualcosa quando le secrezioni vengono a contatto con la pelle? e la pelle dell'asta del pene scoperta da profilattico, a causa delle penetrazioni, può subire delle micro esioni che provocano il passaggio del virus in quanto a contatto con le mucose? 2° domanda: credete che abbia rischiato in qualche modo qualcosa? 3° domanda: siccome i sensi di colpa mi tormentano ho fatto il test credo di terza generazione a 33 giorni dal rapporto con esito negativo. Secondo voi dovrei ripeterlo? 4° domanda: oggi che vi scrivo sono caduto in paranoia più assoluta perchè ho febbre a 39 con tosse! può essere un sintomo o soltanto semplice stato febbrile invernale? ho chiamato pure il numero verde aids e gli operatori mi hanno detto che non occorre nemmeno fare il test. Scusate se mi sono dilungato ma i sensi di colpa sono tanti come le paure. Vi prego di rispondere il più presto possibile. Grazie e complimenti per il vostro lavoro.
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile Anto,
il rapporto di cui scrive, essendo stato protetto dal profilattico, non va considerato a rischio di infezione hiv, nonostante la rottura del vaso sanguigno.
Concordiamo quindi con quanto riferitole dal numero verde: non è necessario che ripeta il test.
La invitiamo piuttosto, visto che lo ha ripetuto più volte, a confrontarsi con il suo senso di colpa, se lo sente necessario attraverso una consulenza professionale.
Saluti.
dr.ssa C.Galli