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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di andrea del 17/05/2003

Scheda quesito

Nickame:
andrea
Data:
17/05/2003
Quesito:
gentili dottori, dopo un episodio a rischio che risale ormai a 7 mesi fa, ho effettuato un test a (quasi) 3 mesi ed un altro a 4 mesi e pochi giorni. Entrambi negativi, eppure continuo ad avere una lieve dolenza sui linfonodi del collo (che il mio medico trovò ingrossati circa un paio di mesi fa, e poi un po' diminuiti di dimensione in una visita successiva). devo rifare il test? tra l'altro in questo periodo ho eseguito tutte le analisi del caso (epatiti, toxoplasmosi, emocrito, epstein barr, sifilide, gonorrea, urine....) tutte negative. Come'è spiegabile questa dolenza ai linfonodi? può essere normale oppure la sua causa è una malattia (magari anche stupida, non faccio il tragico per forza)? Un'altra cosa: nell'ultimo test (quello del 4° mese) sul referto c'era scritto "non reattivo" anziché la classica scritta positivo/negativo. Non reattivo vuol dire negativo? Saluti, Andrea
Risposta di :
Gentile Andrea, dici di aver avuto un episodio a rischio e di aver eseguito due test di controllo, uno a tre e uno a quattro mesi dal contatto, entrambi negativi: se ti riferisci al test HIV, puoi ritenere attendibili le risposte, in quanto le linee guida internazionali considerano definitive la negatività dei risultati ottenuti a tre mesi dal contatto a rischio. Una risposta "non reattiva" è analoga a una risposta "negativa". L'ingrossamento e la dolenzia a carico dei linfonodi laterocervicali sono reperti aspecifici che rimangono spesso senza una precisa diagnosi eziologica, legati a situazioni infiammatorie anche molto banali (per esempio lievi patologie dei denti o del parodonto, acne): la riduzione di volume da te notata fa pensare a una lenta risoluzione del quadro; se la sintomatologia dovesse persistere, puoi consultare il tuo medico per approfondire le indagini già svolte. Saluti. Dott.ssa Cinzia Cappi, Dr. G. Guaraldi