Scheda quesito
- Nickame:
- worried well
- Data:
- 08/05/2003
- Quesito:
- Buonasera;
complimenti per il vostro sito e per la vostra attività: il vostro stile, molto preciso senza "cedere" a informazioni terroristiche, è veramente valido.
Veniamo alla mia richiesta:
sono un ragazzo eterosessuale e fra non molto mi sposerò. Il mio problema, tuttavia è un altro: occasionalmente ho anche comportamenti di tipo omosessuale. La mia domanda è relativa ad uno di questi, accaduto circa 20 giorni fa: in un cinema a luce rossa sono stato masturbato da un uomo: la pratica era protetta da parte mia (nonostante la masturbazione sia sicura sono talmente terrorizzato dal virus da mettermi sempre il profilattico); tuttavia l'uomo mi ha accarezzato anche i testicoli e le cosce. Più tardi, a casa, ho notato un forte arrossamento presente nell'attaccatura delle cosce: ho provato a premere sul punto irritato ed uscivano piccole tracce di sangue. La domanda è: è possibile che il liquido precoitale dell'altra persona, entrando in contatto con queste escoriazioni, mi abbia contagiato ? So che il contatto indiretto non è da voi considerato a rischio; tuttavia sono passati pochissimi secondi , in quanto la persona si stava masturbando e, nel contempo, mi accarezzava. Inoltre: considerate le mie paure, mi consigliate , eventualmente , di ricevere una consulenza psicoterapeutica (ho provato con la psicoanalisi, ma non ha funzionato molto) ?
Grazie in anticipo
- Risposta di risponditore non trovato:
- Buonasera.
La situazione descritta per la quale ci chiede se ha corso il rischio di essere contagiato dal virus hiv è da considerarsi, come lei stesso scrive, un contatto indiretto e per questo non a rischio di infezione.
Relativamente alla consulenza psicologica, se sente di voler affrontare le sue paure e ha la motivazione a intraprendere un percorso psicoterapeutico, il consiglio è di seguire questa strada, con la consapevolezza che non sempre si trova al primo contatto il terapeuta che corrisponde alle proprie necessità e con il quale poter instaurare una buona relazione d'aiuto. Può quindi rivolgersi ad altri psicologici e trovare l'operatore e le modalità terapeutiche a lei più rispondenti.
Saluti.
dr.ssa C. Galli