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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di fedesecondo del 16/01/2008

Scheda quesito

Nickame:
fedesecondo
Data:
16/01/2008
Quesito:
Gentilissima Dott.ssa Chiara Stentarelli, grazie per la risposta. Mi permetta di proporLe un esempio. Dati (sono solo da esempio): una carica virale di 40.000 copie/mml, la capacità di filtrazione del glande di 5 mml/ora e una reazione anticorpale di 20.000 copie. Questo vorrebbe dire che, superate le capacità difensive, si viene infettati dopo (40.000-20.000)/20.000/5=12 minuti. In sintesi, per essere infettati con ottime probabilità, quasi certezza, necessiterebbero almeno 12 minuti di rapporto continuo o continuativo con una persona con altissima carica virale. Perchè questo non viene detto o perchè infettivologicamente non sarebbe possibile validare questi semplici calcoli? Forse è per rimanere nella sfera della massima prudenza e fare in modo tale che le persone si proteggano al massimo? Grazie per la Sua risposta e complimenti per il Vostro lavoro.
Risposta di :
Gentilissimo Fedesecondo, accogliamo con interesse il suo tentativo di descrivere il fenomeno della trasmissione dell'infezione da hiv attraverso la creazione di un algoritmo. La nostra prospettiva però, nel contesto del sito on-line, è quella di chi si rapporta di volta in volta ai singoli utenti. La sfida diviene quella di riuscire a calare ogni conoscenza biologica ed epidemiologica nell'esperienza, in un certo modo unica ed irripetibile, di ogni utente. Non conosciamo quale sia la fonte dei suoi calcoli. Per il fine del counceling hiv, evitiamo di fornire, in risposta a quesiti individuali, percentuali o dati puramente statistici: finiremmo per assegnare ad ogni utente una percentuale. Come lei stesso scrive, è pur sempre vero che anche un solo rapporto a rischio è sufficiente per trasmettere l'hiv. Cordiali saluti. C. Stentarelli; Dott. G. Guaraldi