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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di fabio641 del 15/01/2008

Scheda quesito

Nickame:
fabio641
Data:
15/01/2008
Quesito:
Gentile Staff di Help Aids, vi chiedo cortesemente di rispondere ad alcuni quesiti 1) una persona si reca in un ospedale affermando di aver avuto un contatto non protetto a basso o bassissimo rischio: il paziente puo' chiedere e ottenere di assumere la terapia post esposizione e fare i test a 1,3 e 6 mesi anziche' dover accettare di fare soltanto i test a 1,3 e 6 mesi e poi scoprire che e' sieropositivo e doversi curare tutta la vita? 2) di norma si fanno i test a 1,3 e 6 mesi quindi nel peggiore dei casi il soggetto potrebbe convertirsi al 32° giorno e saperlo solo al 90° e cioe' con 61 giorni di ritardo,oppure saperlo con 90 giorni di ritardo (sierconvertendosi al 91 giorno e facendo il test al 180 giorno).Se invece facesse il test ogni settimana potrebbe iniziare la terapia nel caso di sieropositivita con soltanto 7 giorni di ritardo. Secondo la letteratura scientifica iniziare la terapia dopo 7 giorni dal contagio che dopo 90 giorni ? Nella letteratura scientifica vi sono attestazioni che alcune persone si sono potute efficacemente curare grazie a questa strategia? 3) l unica persona al mondo che sia guarita da questo Hiv e' stato quel campione di pallacanestro americano Jordan e qualcun altro.Quale protocollo di cura e' stato usato perche' guarissero con farmaci di 10 anni fa?? 3) il corpo umano puo' sviluppare difese o immunizzarsi anche solo parzialmente contro il virus dell Hiv semplicemente venendo a contatto con tale virus quando inattivo e cioe' nei contatti a basso rischio , bassissimo rischio e rischio quasi nullo e nullo(ingestione, rapporti orali passivi, etc )? 4)C'e' necessita' di volontari sani nella ricerca dello sviluppo del vaccino e a chi bisogna rivolgersi per fare il volontario ? 5)quanta parte di hiv e' presente in una parte di sostanza liquida biologica,ovvero e' omnipresente in ogni parte esterna e interna? Sulla parte esterna risulta inattivo o indebolito per il contatto con l aria? 6)quale e' il periodo massimo di sieroconversione ? 7) Anche da parte mia un caloroso Grazie per l opera ammirevole che svolgete.
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Fabio641, rispondiamo ai suoi quesiti. 1) L'indicazione ad eseguire il test hiv o la profilassi c'è in presenza di un effettivo contatto a rischio e dev'essere valutata dal medico: il sottoporsi a terapia profilattica comporta effetti collaterali ed in ogni caso non grarantisce che l'infezione da hiv possa essere impedita. 2) I tempi di escuzione del test di screening sono definiti in modo tale da assicurare, in caso di sieroconversione, l'adeguato trattamento che comunque potrà curare ma non guarire l'infezione. 3) Se s'instaura l'infezione, il corpo produce anticorpi contro il virus che però non sono protettivi, cioè non portano a guarigione. 4) Per ciò che riguarda l'arruolamento di volontari per le sperimentazioni vaccinali può rivolgersi all'Istituto Superiore di Sanità. 5) Il virus è presente nei fluidi biologici (es. lo sperma o il sangue) ed a livello delle mucose (es. mucosa del glande). 6) Non si verificano sieroconversioni dopo i 3 mesi. Cordiali saluti. C. Stentarelli; Dott. G. Guaraldi