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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Matteo del 08/01/2008

Scheda quesito

Nickame:
Matteo
Data:
08/01/2008
Quesito:
Buongiorno, complimenti per il servizio che svolgete ! Volevo avere alcune delucidazioni generali e sul mio caso . Voi affermate (ho letto attentamente il sito) che come appunto segnalato dal CDC il periodo finestra è di 90 giorni o 180 in caso di rapporto con S+ . Tuttavia sul sito del CDC ho letto che loro stessi affermano che il 97% dei casi sviluppano anticorpi entro 3 mesi . Quindi c'e un 3% che resta fuori cosi come scritto sul sito del CDC . Nelle Vostre numerose risposte si legge che tuttavia nella letteratura recente non sono riportati casi oltre i 3 mesi ... Arrivo alle domande : 1) Non è rischioso dire "certezza assoluta a 90 giorni" quando lo stesso CDC parla di un 97% dei casi e non del 100% ? 2) Quando affermate che nella letteratura recente non sono descritti casi di sieroconversioni oltre i 90 giorni ... cosa intendete ? negli ultimi 5 anni / 10 anni / 20 anni ? 3) IL MIO CASO SPECIFICO : In seguito a rapporto vaginale non protetto con una ragazza S+ ho eseguito vari test HIV : 70gg. , 85gg. , 100gg. , 125gg. ,130gg. , 135gg. , 152gg. , 157gg.(TUTTI NEGATIVI) So perfettamente che molti erano inutili perche molto ravvicinati ma mi aiutavano a "passare la settimana tranquillo" . La mia domanda riguarda in particolare l'ultimo test (IV generazione) non avrebbe dovuto dare a distanza di 157 giorni per lo meno un risultato dubbio per diventare nel caso positivo a 180 giorni ? Un test completamente negativo in linea di massima non suggerisce che la persona per lo meno nelle prossime due settimane continuera a risultare negativa ... se no dovrebbe risultare per lo meno dubbio .... I rari casi di sieroconversioni tardive vengono anche riportate a 1 anno ... dovro fare un ulteriore controllo ? Grazie infinite per le Vs risposte .
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Matteo, cercheremo di dare una una risposta quanto più possibile concisa e chiara ai suoi quesiti. Innanzitutto vorremmo premettere che in medicina la certezza assoluta è un obiettivo difficilmente raggiungibile. Dal punto di vista statistico possiamo dire che avere un test negativo a 90 giorni, rende estremamente improbabile la possibilità di essere venuti a contatto con il virus dell'HIV e di essere pertanto sieropositivi. A proposito invece della letteratura recente, di solito si fa riferimento a pubblicazioni apparse su riviste autorevoli e unanimemente riconosciute dalla comunità scientifica, dell'ultimo anno, aggiornate al momento della nostra risposta al suo quesito. Per quanto riguarda i test HIV, il nostro consiglio è quello di effettuare un primo test a 90 giorni di distanza dal rapporto considerato a rischio; nel suo caso, avendo avuto un rapporto non protetto con una persona sieropositiva, il CDC consiglia un test anche a 180 giorni. Come lei stesso si è reso conto, i test svolti ad ijntervalli di tempo cosi' ravvicinati, hanno uno scopo più " tranquillizzante " che una reale significatività diagnostica. Un test effettuato a 157 giorni e risultato negativo, è altamente improbabile che si trasformi in francamente positivo a 180 giorni. A nostro avviso non è necessario eseguire un ulteriore controllo a distanza di un anno. Saluti, Dr:ssa Fabia Businco