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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di lorenzo1980 del 30/11/2007

Scheda quesito

Nickame:
lorenzo1980
Data:
30/11/2007
Quesito:
Buongiorno! Volevo chiedervi un piccolo consiglio, riguardo al cambio di terapia. Vi spiego brevemente di cosa si tratta: ho iniziato la terapia il 1 di agosto 2007, dopo che i miei cd4 erano crollati a 266,e la carica virale era salita a quasi 700000. Ho iniziato con sustiva e truvada. Dopo il primo mese di terapia, la carica virale era arrivata a 404 copie, e i cd4 erano 286. Dopo il secondo mese, carica virale 202 e cd4 404. Dopo il terzo mese (ovvero gli ultimi esami che ho fatto, ai primi di novembre), carica virale 286 e cd4 440. La percentuale dei cd4 è salita dal 12% del primo mese, a 23% dell'ultimo mese. Ovviamente prima di iniziare la terapia mi è stato fatto il test delle resistenze (a luglio 2007), che ha dimostrato che al momento non avevo alcuna resistenza ad alcuna classe di farmaci. Oggi sono stato alla visita di controllo, e la mia infettivologa (che, seppur, a mio giudizio, molto brava, è anche sempre piuttosto pessimista),mi ha ventilato l'ipotesi di cambiare la terapia, visto che in 3 mesi la carica virale non si era ancora azzerata del tutto. Oggi ho comunque rifatto sia il test delle resistenze, che il controllo della carica virale. Tra una quindicina di giorni dovrei avere i risultati. La mia domanda però è questa: visto che i primi 2 mesi di terapia sono stati drammatici (un calvario!)per via del sustiva, ora che gli effetti collaterali sono pressochè svaniti (stringendo i denti ce l'ho fatta!!! ;-))) ), e visto che nonostante tutto ho notato un netto miglioramento delle mie condizioni fisiche (sono più energico, e addirittura anche i tratti del viso sembrano più distesi, segno che sto decisamente meglio), secondo le vostre esperienze, come mi dovrei comportare? Dovrei accettare un eventuale cambio di terapia, o tenere duro ancora un po'e vedere come va? sono sempre stato estremamente aderente nel prendere i farmaci (al massimo ho sgarrato di una mezzoretta ogni tanto)... Devo anche dire che poco prima di fare l'ultimo prelievo (a novembre) ho fatto l'influenza (come gran parte degli italiani) e ho dovuto prendere gli antibiotici... E in più in prossimità degli esami ho anche avuto un lutto, quindi ero piuttosto debilitato... Secondo voi è normale che la carica virale ci metta così tanto ad azzerarsi? La mia infettivologa dice al massimo un paio di mesi...Ed è per questo che sono un po' preoccupato... Però dall'altro lato vedo che il sistema immunitario sta rispondendo alla grande e sta schizzando verso l'alto, e la carica virale di partenza era davvero molto alta... Non vorrei, alla prossima visita, arrivare indeciso e magari accettare di cambiare una terapia, e iniziarne una daccapo, con tutti gli annessi e connessi, quando invece si può aspettare ancora un pochino... Voi cosa ne pensate? scusatemi se mi sono dilungato un pochino, ma sono davvero preoccupato,perchè se da una parte voglio dare un bel calcio nel sedere a questo virus, dall'altro non vorrei fare scelte sbagliate... Grazie mille per i consigli che sono sicuro saprete darmi!!!
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Lorenzo, concordiamo con la sua dottoressa nel controllare di nuovo la carica virale e il test di resistenza. In base alle informazioni che ci ha fornito sta rispondendo molto bene alla terapia prescritta; il fatto che la carica virale sia ancora rilevabile potrebbe essere normale ma potrebbe anche significare che è necessario utilizzare un farmaco diverso dal sustiva, più efficace e con una più alta barriera genetica in modo da non sviluppare resistenze in breve tempo. Le consigliamo di far riferimento alla sua dottoressa come ha fatto fino ad ora e di prendere sempre e scrupolosamente i farmaci prescritti. Saluti Dr.ssa Luzi K.