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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Puccio del 10/11/2007

Scheda quesito

Nickame:
Puccio
Data:
10/11/2007
Quesito:
Gentili dottori, vi voglio esporre il mio caso che mi angoscia da ormai 4 mesi. Il 2 Luglio 2007 ho vuto un rapporto con una prostituta durante il quale si è rotto il preservativo. Ce ne siamo accorti quasi subito, circa 30 secondi dopo, era durante la fase iniziale del rapporto, e non ho eiaculato ne il pene era sporco di sangue ecc... La paura di entrambi ha fatto sì di non chiedere niente sullo stato sierologico e di scappare quasi subito. Dopo circa qualche settimana mi sono iniziato seriamente a preoccupare della cosa fino a raggiungere un livello di depressione molto elevato. Ho eseguito, quindi un test dopo 35 - 40 giorni, risultato negativo. Non rassicurandomi, comunque ho fatto, e sto ancora facendo una terapia antidepressiva con Laroxyl. Dopo l'inizio di questa cura ho iniziato a sentire mille probabili sintomi. Mi è stato ridotto il dosaggio dal medico e mi sono sentito meglio. Finalmente ho poi eseguito il test dop circa 96 giorni dal rapporto a rischio. Anche quì risultati negativi. I test fatti erano, nel primo caso MEIA e nel secondo caso EIA. La prima domanda è se posso ora stare finalmente tranquillo, premesso che da quella data non ho avuto più alcun rapporto a rischio, senza aspettare il sesto mese e quindi iniziare ad eliminare il Laroxyl. Seconda domanda: da circa 5 giorni ho problemi di stomaco digestivi e intestinali con febbre pomeridiana. Mi devo preoccupare per un'eventuale infezione acuta (dopo 4 mesi dal rapporto a rischio) da HIV? o la posso scartare pensando a influenze o ad altro ? Grazie infinite per la vostra risposta
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Puccio, il test che ha eseguito a 96 giorni dal rapporto a rischio è definitivo e non occorre ripeterlo. I sintomi che riferisce non sono riconducibili ad una infezione da HIV; può rivolgersi al Suo medico di fiducia per le cure e gli accertamenti del caso. Cordiali saluti, E. Spaggiari, dott. G. Guaraldi