Condividi
Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Istinct del 25/09/2007

Scheda quesito

Nickame:
Istinct
Data:
25/09/2007
Quesito:
Ho eseguito dei test di ultima generazione (metodo Elfa + ricerca antigene p24) presso un laboratorio privato della mia città. Tali test sono stati effettuati a distanza di 1,3,4 e 8 mesi dall'ultimo contatto a rischio (rapporto orale protetto con prostituta)e sono sempre risultati negativi. Il medico del laboratorio, già dopo il test effettuato a 3 mesi di distanza mi diceva di non ripeterne, ma io preso dalla paura non riuscivo a smettere di fare test. Il mio problema è questo: assieme al test hiv (giudicato definitivo da una Vostra collega infettivologa dell'ospedale della mia città che concorda con voi sul periodo di 3 mesi e che mi ha detto di non aver mai visto sieroconversioni dopo il primo mese) svolgevo sempre analisi dei trigliceridi avendone (purtroppo) per costituzione molto alti. PEr motivi personali sono impossibilitato a svolgere il test presso strutture pubbliche, ma la Vostra collega mi ha detto di ritenere il test di quel laboratorio alla stregua di quelli che avrei fatto in ospedale, rassicurandomi anche su questo punto. Il medico responsabile del laboratorio mi ha detto che anche quantità molto alte di trigliceridi non incidono sul risultato del test e che il siero opalescente è semplicemente una conseguenza dei trigliceridi. Insomma, il responsabile del laboratorio si rifiuta di farmi altri test e mi consiglia di appoggiarmi ad uno psicologo. Dice che non vuole rubarmi soldi e approfittare della mia debolezza. E dopo un pò si è anche offeso per la mia mancanza di fiducia. Una volta, nel periodo in cui stavo per svolgere un test, ho assunto un medicinale che conteneva cortisone e un lieve antivirale per l'herpes(tipo crema): anche in questo caso il medico del laboratorio mi ha assicurato che il test può essere falsato SOLO in concomitanza con interferone o altri medicinali antivirali molto potenti che non si trovano in farmacia e che potevo dormire sonni tranquilli. Della stessa opinione è l'infettivologa dell'ospedale, la quale mi ha detto che ricercare anticorpi non è come andare nella nebbia...se il siero è opalescente il test funziona lo stesso. Ha escluso categoricamente che antibiotici, creme cortisoniche e altri medicinali da banco possano ingannare il test. Il fatto è che non ci riesco...per chiudere questa vicenda ho bisogno di un vostro ultimo parere. Sto resistendo alla tentazione di fare altri test perchè in fondo mi rendo conto che non c'è nulla di cui preoccuparsi...però a volte sono sorpreso da attacchi di panico. Vi prego, ditemi che posso stare tranquillo ed archiviare questo periodo terribile.
Risposta di :
Gentile Istinct, concordo con quanto le è già stato detto: il test dopo 90 giorni dall'episodio e rischio permette di ottenere risultati certi. Inoltre le sottolineo che dato che scrive di aver avuto un "rapporto orale protetto" se il preservativo è stato indossato dall'inizio alla fine del rapporto ed era integro in realtà non era nemmeno necessario effettuare il test. Nel caso in cui questa sua agitazione non passi le consiglio di rivolgersi ad un consultorio o ad un medico per avere una deguato supporto così da superare questo momento di preoccupazione. Saluti, dr.ssa Vallini