Condividi
Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Fabio del 25/08/2007

Scheda quesito

Nickame:
Fabio
Data:
25/08/2007
Quesito:
Salve, circa 14 mesi fa ho avuto il mio primo rapporto sessuale , ed è stato con una prostituta, " partecipo' " con me un mio amico (rapporti etero s'intende), che già aveva avuto precedenti rapporti con la stessa prostituta . Il rapporto vaginale è stato protetto per tutti e due, ma entrambi abbiamo ricevuto un rapporto orale senza protezione , prima al mio amico (il quale ha raggiunto l'orgasmo in bocca ) e poi a me (il mio rapporto orale, la prostituta l'aveva iniziato con il preservativo, poi me lo ha tolto ed ha continuato senza protezione.) A conclusione del rapporto mi sono guardato e mi ricordo di non aver visto alcuna lesione. Io fino a 4 mesi fa, non ho accusato alcun sintomo, dopodichè ho incomiciato ad accusare, linfonodi delle ascelle( tutte e due) che s'infiammavano ad intermittenza per 2 settimane, disturbi della concentrazione, inappettenza, astenia, sonnolenza ... poi ci sono state 2 settimane che sembrava fosse passato tutto e invece mi sono ripresi i seguenti sintomi : l'infiammazione dei linfonodi dalle ascelle si è lentamente spostata alle ghiandole del collo, per alcuni giorni eruzioni cutanee ma di modesta entità e da quel momento accuso per quasi tutta la giornata , tutti i giorni, quel disturbo della concentrazione (forma più lieve di mal di testa)che non mi lascia mai in pace... Verso la metà di giugno ho fatto le analisi del sangue ( ad eccezione del test hiv) e tutti i valori erano nella norma anche i linfociti ... Al mio medico, essendo un amico di famiglia, non ho illustrato le cause delle mie preoccupazioni ma solo i sintomi che accuso e dopo le analisi del sangue mi ha prescritto una visita neurologica ma con le liste di attesa prima di metà novembre non posso sostenerla ... Il mio amico non ha accusato nessuno di questi sintomi ad eccezione di un linfonodo del collo che ogni volta che glielo chiedo ce lo ha spesso infiammato ... Lui mi dice di stare tranquillo ,e che non puo' essere per una volta sola e per solo un rapporto orale e anche per se stesso non è per niente preoccupato, invece io sono letteralmente nella paura quotidiana, ho molta ansia ad affrontare il test hiv, sapere la risposta della positività non saprei proprio come affrontarla.... - E' molto probabile che sono siero positivo ? - Il rischio di aver contratto il virus è aumentato avendo la prostituta iniziato il mio rapporto orale con il preservativo usato prima per il rapporto vaginale (quindi le sue secrezioni vaginali erano sulle sue labbra con le quali ha continuato il mio rapporto orale senza protezione )? - Avendo il mio amico raggiunto l'orgasmo nella bocca della prostituta se fosse anche lui infetto prima del suddetto rapporto avrebbe potuto infettare (con lo sperma che, anche se la prostituta aveva provveduto ad espellere ,era rimasto anche in minima parte nella bocca della prostituta) anche me essendo stato il mio rapporto orale successivo a quello del mio amico ..? Fiducioso di una vostra risposta Ringrazio anticipatamente. Distinti Saluti Fabio
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Fabio, ci scrive di aver avuto un rapporto sessuale protetto ed un successivo rapporto orale non protetto con una prostituta circa 14 mesi fa, a seguito del quale, nel corso dei mesi successivi, ha manifestato un ingrossamento dei linfonodi ed un malesessere generale. Poiche' il rapporto orale e' stato a rischio seppur in misura lieve, le indichiamo di eseguire il test HIV, il cui risultato sara' definitivo dopo 90 giorni dall'ultimo rapporto. Comprendiamo la sua ansia circa il risultato del test, ma conoscere il suo stato sierologico e' importante per lei e per le persone che le sono accanto. I sintomi da lei riferiti sono altamente aspecifici e non direttamente correlabili ad una infezione da HIV: le consigliamo di continuare a rivolgersi al suo medico di fiducia nel caso persistessero ulteriormente. Distinti saluti R. Zecchini, dott. G. Guaraldi