Scheda quesito
- Nickame:
- idiota
- Data:
- 23/08/2007
- Quesito:
- Gentili dottori, vi avevo inviato una precedente email in data 19 agosto. Vi descrivevo sintomi preoccupanti insorti successivamente ad un episodio ad alto rischio occorsomi il 1 agosto. Ho fatto il test hiv elisa anticorpi il 20, ed è negativo. I sintomi che accusavo restano, anche se sto generalmente meglio. Ho accusato malessere generale tipo influenza, profonda astenia, forte mialgia, sudorazione continua, difficoltà respiratorie, inappetenza, fastidi gastro-intestinali, febbre max a 37.1, leggero eritema su tutto il torace e sulle spalle fino alle braccia, interessamento dei linfonodi. Quanto a quest’ultimo aspetto, ho avuto:
1) gonfiore dolente all'inguine (bilaterale, però maggiore a dx) con cute eritematosa e accenni di ulcerazione cutanea; situazione che ora sta passando e lasciando linfonodi non grossi e poco turgidi;
2) in seguito bruciore – che continua tuttora - alle ascelle e al petto, solo con un leggero gonfiore e senza ingrossamento dei linfonodi (almeno così mi pare)
3) leggero gonfiore e fastidio sul collo all’altezza delle clavicole
4) per ultimo ingrossamento dolente delle ghiandole sottomandibolari e, meno, delle parotidi.
Dall’inguine dolore e gonfiore si sono diffusi alle gambe. Dapprima alle cosce, dove ho avuto anche gonfiore, due leggere bozzette, in alto all’interno delle cosce, immediatamente vicino all’inguine; poi su tutto l’interno coscia, credo una specie di neurite; infine pizzicore, leggero gonfiore ed arrossamento dell’epidermide anche nelle ginocchia, sia sul retro che davanti, e ai polpacci; le ginocchia sono ancora arrossate (e calde) sull’epidermide, oltre che ancora dolenti.
Ho avuto dolore al fianco sx e dx del tronco; il fegato mi fa male ancora, fitte, in alto.
L’infettivologo mi farà ripetere il test hiv a tempo debito, ma tende a scartare l’ipotesi di un infezione hiv non ancora rilevabile tramite ricerca degli anticorpi; ritiene che anche la rapidità nel manifestsrsi del tutto non sia tanto ben compatibile con l’hiv. Pensa più ad una lue, o ad altre mst, da indagare.
Nelle risposte che date nel vostro sito leggo che un test a 20 gg. Non è certo sufficiente, ma comunque già molto indicativo, specie se in corso infezione primaria da hiv, se tale fosse stata la sindrome che ho avuto. Vorrei chiedervi conferma di questo, ed eventualmente possibili ed ipotetiche diagnosi alternative se ve ne fossero elementi. Aggiungo, se mai fosse elemento utile, che a febbraio-marzo ho avuto una specie di forte e prolungata (30 gg. e più) sindrome tipo mononucleosi che non è stato possibile diagnosticare con precisione nonostante i molteplici esami, e che ha lasciato strascichi fino ad oggi, specialmente nell’arrossamento in viso, in una sorta di fastidio ai testicoli, in un doloretto al fegato, e in disturbi gastro-intestinali. Grazie molte.
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile Utente,
ho preso visione di entrambi i quesiti.
Come lei stesso scrive, un test HIV a 20 giorni non è definitivo, ma dà una buona indicazione, inoltre la sua negatività permette di escludere che i suoi sintomi siano attribuibili ad infezione acuta da HIV.
La invito quindi a ripetere il test HIV con le dovute tempistiche e di fare, come suggerito dal collega infettivologo, uno screening per MST.
Distinti saluti
M.Ferrara