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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di raffaele del 23/06/2007

Scheda quesito

Nickame:
raffaele
Data:
23/06/2007
Quesito:
Gent.Dott.Guaraldi, leggendo le risposte ai quesiti su questa rubrica ,la mia attenzione è caduta su quella data all'utente dal nickname "Elena" il 23.01.2005 di cui riporto il contenuto : I motivi per cui un test HIV risulta negativo anche in presenza dell'infezione sono i seguenti: - Periodo finestra: dopo l’avvenuta infezione da HIV, l’organismo impiega circa 10-14 giorni a formare gli anticorpi, identificati dal test ELISA. Alcune persone sieroconvertono solo dopo 3-4 settimane, ma virtualmente tutti i pazienti sieroconvertono dopo 6 mesi dall’infezione (Am J Med 2000; 109:568). - Sieroreversione: in alcuni soggetti in fase conclamata di infezione da HIV, precedentemente positivi al test ELISA, la debolezza delle difese immunitarie causata dalla malattia determina una scarsa produzione di anticorpi e la relativa negativizzazione del test. Questo può accadere anche all’inizio di una terapia antiretrovirale, nel periodo dell’immunoricostituzione. - Risposta atipica dell’ospite/Agammaglobulinemia: è una malattia molto rara, evidente sin dall'infanzia, che determina un difetto nella produzione di anticorpi. - infezione con sottotipi di HIV rari (HIV1-N, HIV1-O, HIV2): il test ELISA può non riconoscere il sottotipo O (Lancet 1994; 343:1393; Lancet 1994; 344:1333; MMWR 1996; 45:561). Questo sottotipo è piuttosto raro, e solo 2 pazienti con HIV1-O sono stati identificati negli USA fino al giugno del 2000 (MMWR 1996; 45:561; Emerg Infect Dis 1996; 2:209; AIDS 2002; 18:269). Il sottogruppo N è anch’esso piuttosto raro, tant’è che fino al giugno 2000 negli USA non ne era stato segnalato nemmeno un caso (J Infect Dis 2000: 181:470): il test ELISA risulta in genere negativo, mentre il test in Western Blot può essere positivo (Nat Med 1998; 4:1032). Nel caso di HIV2, il test ELISA risulta falsamente negativo nel 20-30% dei casi. Solo nei rari casi in cui i dati clinici e laboratoristici del paziente supportino la diagnosi di infezione da HIV nonostante la negatività del test ELISA, è giustificato mettere in atto tecniche più avanzate per verificare la presenza di HIV nell'organismo: nella maggior parte dei casi basta attendere qualche giorno e ripetere il test ELISA per assistere alla sieroconversione." Sono rimasto colpito dalla risposta sui sottotipi , benchè rari, un 20-30% di non poter riconoscerli dai normali test Elisa non Le sembra abbondante , volevo un Suo parere in merito . Distinti saluti .
Risposta di :
Gentile Raffaele, il teswt ELISA specifuico poer HIV1 risulta frequentemente negativo in casoi di infezione da HIV2, tant'è vero che attualmente i test commerciali prevedono sempre un test combinato per HIV 1 e 2. In realtà i due virus dell'immunodeficienza umana (HIV1 e HIV2) hanno infatti una omologia genetica non molto elevata., cordiali saluti Dr. G. Guaraldi