Scheda quesito
- Nickame:
- Viola
- Data:
- 27/05/2007
- Quesito:
- Ho una relazione con un uomo sieropositivo. Lui me lo ha detto subito, ma io ormai ero innamorata e non posso rifiutarlo solo perché è malato, se per il resto lo amo! Però ogni volta che facciamo l'amore, anche se stiamo attenti, mi sembra di giocare alla roulette russa. L'ultima volta è capitato che dopo il rapporto ho visto che il preservativo era sceso quasi a metà del pene, per es. Mi sembrava comunque ben stretto ma adesso ho il dubbio che un po' di sperma possa essere uscito... Secondo voi c'è rischio significativo di contagio in un caso come questo?
Altra cosa: a causa delle medicine che prende, ogni tanto ha dei problemi di erezione. Mi chiedo: durante il rapporto queste piccole eventuali defaillances potrebbero causare uno scivolamento o spostamento del preservativo? E come dobbiamo comportarci? Come faccio a fare l'amore se nel frattempo devo stare a controllare che il preservativo sia a posto? Non dovremo mica cambiarlo ogni volta che perde l'erezione? Insomma, non so bene come proteggere me riuscendo al tempo stesso ad amare in pace lui.
Specifico però che la sto vivendo in modo tranquillo (non sono una pazza come certi fanatici che vi scrivono paure assurde! Scusate, ma devo dirlo!).
Grazie, scusate la lunghezza.
- Risposta di :
- Gentile Viola,
affronta un problema reale che è quello della sessualità nelle coppie sierodiscordanti per HIV.
In caso di erezione non completa il profilattico può sfilarsi, appare invece improbabile la fuoriuscita dello sperma se il profilattico è comunque indossato anche solo parzialemnte. Può essere indiucato uno studio sulla disfunzione erettile nel suo compagno (non esistono dati sicuri sul ruolo dei farmaci antivirali mentre è certa una componente psicogena) e l'indicazione all'uso di sildenafil (viagra) per aiutare a mantenere una erezione completa. In caso di rottura o contatto con lo sperma si procuri laprima dose di farmaci antiretrovirali da assumere prima di accedere con tranquilita a una clinica malattie infettive per eseguire una profilassi post esposizione.
cordiali saluti
Dr. G. Guaraldi