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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di gatto del 19/05/2007

Scheda quesito

Nickame:
gatto
Data:
19/05/2007
Quesito:
notizie relative alle patologie ostetrico ginecologiche correlate all'AIDS in donne sieropositive (analisi di laboratorio, prevenzione, assistenza cura... terapie per MST associata a quella per HIV)
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile navigatrice,le donne sieropositive per l'HIV possono presentare con maggior frequenza patologie di tipo infiammatorio come vaginosi batterica e infezioni genitali ad esempio da herpes virus ,clamidia e HPV. Se la donna è in gravidanza è raccomandato uno screening per questo tipo di infezioni in quanto la vaginosi è associata al rischio di amnioite e di parto prematuro. Certamente , dalla fine degli anni '90 l'utilizzo di combinazioni di farmaci antiretrovirali (3 o più ) ha avuto una grande influenza sulla salute delle persone sieropositive e anche la qualità di vita e le scelte riproduttive delle donne sono profondamente cambiate. La gravidanza non è in sè pericolosa per l'infezione da HIV nella madre e i farmaci, il taglio cesareo elettivo e l'allattamento artificiale hanno ridotto in modo significativo il rischio di trasmissione verticale dell'infezione. E' naturalmente importante per le donne HIV positive che progettino una gravidanza la valutazione del loro stato di immunocompetenza che verrà monitorato anche durante il percorso misurando la carica virale (che quantifica la replicazione virale) e contando i linfociti T helper CD4 (un valore inferiore a 200 comporta un alto rischio di infezioni opportunistiche e di evoluzione in AIDS). La gravidanza potrebbe causare un calo dei CD4, che rientrerà nei parametri precedenti dopo la nascita del bambino. La collaborazione dell'ifettivologo e del ginecologo permetteranno un attento e costante monitoraggio sia dell'infezione che della gravidanza. Le terapie per le eventuali MST sono quelle indicate a seconda dell'agente eziologico. Tamponi vaginali, cervicali e PAP test possono essere utili come screening e come monitoraggio in presenza di infezioni genitali recidivanti. Dott.ssa Fabia Businco