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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di ansioso76 del 18/04/2007

Scheda quesito

Nickame:
ansioso76
Data:
18/04/2007
Quesito:
Premetto di essere estremamente ansioso ed il problema per il quale mi sto esaurendo e per il quale vi chiedo un prezioso aiuto nasce in gran parte dalla mia ansia.Premessa: rapporto non protetto ad inizio gennaio con una ragazza del quale non conosco lo stato sierologico (fidandomi di sue rassicurazioni,la paura è divampata a posteriori essendo venuto a conoscenza di una sua vita sentimentale decisamente "agitata").Ho dunque eseguito per precauzione un test dopo un mese e mezzo:negativo.L'ansia non è diminuita.Ho eseguito nuovamente il test a tre mesi:negativo.Ora, a tre mesi e mezzo in preda ad un ennesimo attacco di ansia leggendo sul referto che il test andava ripetuto a 6 mesi non ce l'ho fatta più e ho richiesto presso un centro privato una PCR QUALITATIVA HIV-DNA (eseguita martedì 17 u.s.,l'altro ieri);unitamente alla PCR ho richiesto nuovamente il test normale sugli anticorpi (in questo centro però non usano Elisa ma il metodo a LUMINESCENZA per ricercare Ab IgG).Ho letto poi su internet ed anche sul vostro sito del problema delle false positività con la pcr e sto vivendo attimi di vera angoscia aspettando il risultato che arriverà martedì prossimo (il 20). Sono terrorizzato che la pcr dia un risultato dubbio, indefinito o non ben interpretabile che mi manderebbe in crisi definitiva al punto che se solo potessi annullerei l'esame e maledico il momento in cui ho deciso di farlo.L'esame richiesto è: ricerca HIV-DNA (gene gag o env..non ricordo ma credo gag)con PCR QUALITATIVA.Vi chiedo particolare attenzione ed aiuto su queste tre cose 1)davvero questa metodica è così fallace? sono davvero tanti i risultati falsi positivi o dubbi? sono davvero angosciato perchè ormai leggendo mi sono quasi convinto di essermi consegnato ad un esame "folle",inadeguato e foriero di errori e di essermi creato una occasioni per rovinarmi la vita.Vi chiedo qualche rassicurazioni e chiarimento proprio sull'entità delle false positività e sulla serietà di questa metodica 2) come si legge esattamente il risultato di una pcr qualitativa? può essere solo negativo o positivo (o assente/presente) o sono possibili situazioni intermedie dubbie?ho letto qui sul sito e altrove interventi dove si parla di "numero di coppie virali" inferiore a una certa cifra (<50):questo risultato espresso in numeri vale solo per la pcr quantitativa o può coinvolgere la pcr qualitativa? da quanto ho capito la qualitativa dovrebbe dare solo risposte del tipo negativo/positivo..assente/presente..., con valore "normale"= a negativo o assente senza altre possibilità intermedie o numeri, è corretto?è corretta la terminologia che mi immagino nel referto? 3)ultima domanda:ho chiesto ancora anche gli anticorpi (nonostante l'esito negativo ritirato tre settimane fa dopo un test Elisa)ma all'istituto privato dove mi sono rivolto adesso non usano Elisa ma la Luminescenza per la ricerca di Ab IgG: è un buon metodo? è altrettanto affidabile? non ne avevo mai sentito parlare da voi. Grazie per le risposte che attendo veramente come un preziosissimo aiuto per il quale vi ringrazio infinitamente.Chiedo scusa per la lunghezza..ma siete medici seri ed avrete certamente capito in che stato di ansia pazzesca mi trovo.Sto contando le ore e ho il duplice terrore dell'esito e della fallacità della metodica oltre a dubbi sulla interpretazione.Grazie per l'aiuto veramente fondamentale.Attendo presto una vostra risposta
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Ansioso76, riferisce di essersi sottoposto ad un test HIV a 3 mesi dall'ultimo rapporto a rischio: il risultato negativo a questo test è definitivo e non è necessario che lei si sottoponga ad altri test. Il test in PCR inoltre, e' un esame che generalmente non si effettua per porre diagnosi di infezione da HIV, ma per confermare la diagnosi di infezione. Non ha senso clinico quindi, sottoporsi ad altri test. E non ha senso per lei, visto che effettuare questo ulteriore esame, la porta ad essere in uno stato di maggiore ansia, non giustificabile su un piano clinico. Saluti. S. Zona, dr.ssa C.Galli