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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Desp del 23/03/2007

Scheda quesito

Nickame:
Desp
Data:
23/03/2007
Quesito:
Gentile Dott.ssa Ciaffi. Io le ho fatto una domanda relativa ai casi di sieroconversione dopo i tre mesi e lei mi ha "incollato" uno stralcio della posizione di helpaids sul periodo finestra. Ovviamente avevo gia letto tutto.... Io sono del parere che se dovete fornire un counselling on line dobbiate sforzarvi di rispondere in maniera personalizzata. Ora torno a chiedervi: Quali sono stati i casi di sieroconversione oltre i 3 mesi? Come sono stati commentati? Per completezza riporto il mio quesito precedente. Questo è quello che ho trovato nella vostra sezione Domande e risposte: Il test che viene usato comunemente per determinare l’infezione da HIV, è la ricerca degli anticorpi contro l’HIV presenti nel sangue. Le persone sviluppano degli anticorpi rilevabili con il test entro i 3 mesi dall’infezione, con una media di 25 giorni. In rari casi possono svilupparsi entro i 6 mesi. Potreste indicare quali sono i casi in cui si possono sviluppare gli anticorpi dopo i 3 mesi e quindi entro 6 mesi, come dite in quella risposta?
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Desp., mi dispiace se ha interpretato la nostra rispost come sbrigativa, semplicemente riportavamo la nostra posizione sul periodo finestra. In letteratura sono stati descritti rari casi di sieroconversioni tardive a 6-12 mesi dall’esposizione. L'articolo citato nella nostra home page riguarda casi di post esposizine occupazionale all'HIV, ma non si ha la certezza se i casi descritti abbiano avuto degli altri fattori di rischio in quei sei mesi prima del test, questo a significare che la sieroconversione tardiva dopo i tre mesi è molto rara e spesso è dovuta a rischio reiterato nel tempo. L’esecuzione di un test HIV di conferma a sei mesi dal contatto a rischio non è generalmente raccomandata, ma deve comunque basarsi sul giudizio clinico riguardo il singolo caso. Sperando di essere stati chiari e completi, cordiali saluti, dr.ssa S.Ciaffi