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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di ansioso76 del 19/03/2007

Scheda quesito

Nickame:
ansioso76
Data:
19/03/2007
Quesito:
Chiedo scusa ma mi è sorto un altro dubbio; leggo che il periodo finestra può essere considerato di 90 giorni con i tests di ultima generazione...ma come è possibile conoscere di quale generazione è il test utilizzato nella propria asl? quando mi sono sottoposto al test nella mia zona (un centro asl in piemonte)per prima cosa: 1) non è stato accettato l'anonimato, il nome è stato richiesto eccome per fornire il consenso informato e richiamato al computer sono saltati fuori anche tutti i miei dati (indirizzo, tessera sanitaria, medico ecc);2) nessuna ombra di assistenza pre o post test, totale indifferenza, operazione gestita tra centinaia di altri prelievi da infermieri, nessuna possibilità di dire due parole riservate ad un medico; 3) al ritiro la cartellina consegnata dall'impiegata e basta, nessuno in circolazione (consegne previste solo all'ora di pranzo, ambulatorio deserto).Il laboratorio analisi è collegato ad un presidio ospedaliero privo di reparto malattie infettive. Come si fa a sapere in questo contesto una informazione come la generazione a cui appartiene il test? e secondo voi,un centro privato sarebbe più o meno affidabile e all'avanguardia con i test?
Risposta di risponditore non trovato:
Salve Ansioso76, oggi ogni laboratorio dovrebbe ormai utilizzare test di ultima generazione (III o IV). Per ciò che riguarda le modalità di richiesta del consenso, di ritiro del referto, tutto dipende dalla gestione interna dell'ambulatorio e dell'azienda USL. La cosa certa è che sarebbe utile un'attività di councelling vis a vis prima dell'esecuzione del test ed un'eventuale discussione poi del risultato con un medico. Ogni centro ha propri pregi e difetti che possono anche non far capo alla sola distinzione "pubblico" o "privato". Per eventuali chiarimenti o lamentele sarebbe meglio rivolgersi all'URP della ASL della sua città. Saluti. C. Stentarelli, Dr.ssa Mazeu I.