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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di daniele del 11/03/2007

Scheda quesito

Nickame:
daniele
Data:
11/03/2007
Quesito:
Gentili dottori, sono ancora io,volevo avere ulteriori informazioni. Effettuato un test Elisa dopo due mesi e 20 giorni, posso dirmi fuori pericolo da un'eventuale infezione da HIV? Premetto che ho avuto un rapporto sessuale protetto con una prostituta, di cui naturalmente non conosco lo stato sierico; ahimè non ho controllato se il profilattico si è rotto o meno in fase di penetrazione. I dubbi sull'integrità del profilattico mi sono venuti in mente perchè a circa 20 giorni ho avuto delle perdite dal pene. Ho pensato subito alle MTS, come clamidia o micoplasmi. Ho effettuato un tampone uretrale che è risultato negativo. Mi chiedevo inoltre, quanto sia affidabile un tampone uretrale che ricerchi in PCR micoplasmi o eventuali batteri nell'uretra (la lettura finale era tutta negativa). Se il test Elisa è affidabile al 99,7% nel caso di sieropositiva anche durante il periodo finestra(se non sbaglio sono i vostri dati),un test a due mesi e venti si può considerare definitivo? E'possibile che la sieroconversione avvenga in dieci giorni?
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Daniele, ribadiamo che un test Elisa per essere definitivo deve essere eseguito a 3 mesi di distanza da un evento a rischio. Lei riferisce di aver avuto un rapporto protetto con un'altra persona e quindi scevro da rischi di trasmissione dell'HIV. Il preservativo quando si rompe durante un rapporto sessuale è ben riconoscibile perchè si ha ampia rottura della membrana e non piccoli fori non visibili. Per quanto riguarda la ricerca in PCR da tampone uretrale per Clamidia e Micoplasma è altamente sensibile. Speriamo di essere stati sufficientemente chiari nel risolvere i suoi dubbi. Cordiali saluti, dr.ssa S.Ciaffi