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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Lallo del 09/03/2007

Scheda quesito

Nickame:
Lallo
Data:
09/03/2007
Quesito:
Perchè il medico del centro MTS della mia città mi dice che a tre settimane dall'evento a rischio il test che ho effettuato è da considerarsi già definitivo? Mi dice che l'azienda farmaceutica che fornisce i test li da per certi già dopo 16 giorni. Io ne ho già effettuati due, uno a sette giorni e uno a ventuno giorni entrambi negativi. Lui mi sconsiglia quello a tre mesi e dice che anche facendolo darà lo stesso esito degli altri due. Io però sono preoccupato perchè dal primo giorno che è avvenuto l'evento a rischio ho cominciato a non sentirmi bene (mal di gola dovuto a stafilococco ma niente febbre). E' possibile che i sintomi comincino in concomitanza all'evento a rischio e durino oltre sei settimane? a dire del medico se fossero stati sintomi relativi ad una sieroconversione il test della terza settimana avrebbe sicuramente individuato qualcosa. E' così? grazie mille e scusate il disturbo.
Risposta di :
Gentile Lallo, nonostante la sensibilità dei test ELISA sia ora elevata le linee guida internazionali suggeriscono di eseguire un prelievo a 3 mesi da un possibile comportamento di rischio per avere una risposta definitiva. Concordo però che un test a tre settimane è già altamente probante. Non è possibile che i sintomi di una infezione retrovirale acuta comincino nell'immediato dopo l'esposizione al rischio. La latenza clinica è almeno di 15 gg. Cordiali saluti dr. G. Guaraldi