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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di daniel del 06/03/2007

Scheda quesito

Nickame:
daniel
Data:
06/03/2007
Quesito:
Gentili colleghi, vorrei porvi un quesito importante. Il mio problema, altro non manifesto, se non un'ansia che mi sta sconfortando non poco, è relativo al tema del rush morbilliforme? 1)Mi chiedo se il rush morbilliforme sia sintomo di un'infezione da HIV in atto e se si, questo vuol dire che dovrei risultare positivo Elisa? 2)Il rush morbilliforme si manifesta nel 70% dei casi. Così almeno è scritto su alcuni importanti siti. Ma esattamente esso dove si manifesta e la sua durata qual'è esattamente? 3)Il dermatologo venereo al quale ho posto il mio problema, mi ha detto che i miei punti rossi, sono da ascriversi alla categoria degli angiomi rubini. Alcuni di essi sono rilevabili al tatto altri meno. POtrebbe lui avere ragione e quindi fugare così ogni dubbio? 4)Un test elisa effettuato a 3 mesi dal temuto contatto può considerarsi definitivo? ALcuni sostengono di si, altri meno. Io ne ho effettuati già due. Uno a distanza di un mese, che un po' mi ha permesso di sollevarmi, l'altro dopo due mesi e anche li nulla...tutto negativo. Il terzo test può considerarsi definitivo. 5) L'infezione da HIv potrebbe fin da subito riattivare il Citomegalovirus e portare anche a fenomeni tipo la comparsa di petecchie emorragine sotto pelle e a disturbi dal carattere gastroesofageo, come il reflusso? Se si questi si manifesterebbero subito in concomitanza dell'infezione in atto o sarebbero da ascriversi a fenomeni che avvengono in là con gli anni? Premetto che ho un piccolo nodo in gola e non sapendo se è dovuto all'ansia o meno chiedo conferme. E quindi vale così la regola precedente rispetto alla positività al test Elisa?
Risposta di risponditore non trovato:
gentile Daniel, cercheremo di sedare la sua ansia, rispondendole che l'unico modo per escludere un'infezione da HIV è eseguire il test a 90 giorni da un presunto rapporto a rischio, se lei quindi ha eseguito il test a 3 mesi che è risultato negativo, può definitivamente stare tranquillo, se non ha avuto altri episodi a rischio nel frattempo. Cordiali saluti, dr.ssa S.Ciaffi