Scheda quesito
- Nickame:
- frank
- Data:
- 11/01/2007
- Quesito:
- buonasera,
purtroppo mi ritrovo un ennesima volta a scrivervi.
eviterò questa volta di lusingarvi con i miei complimenti, che comunque rimangono confermati; ho riletto la questione sul periodo finestra: è proprio vero che più questo periodo diventa lungo e più la persona che crede di essere a rischio può dimostrare un atteggiamento di indifferenza riguardo il suo stato sierologico.
Arrivo alla domanda: ho subito un rapporto anale passivo da parte di un transessuale; il preservativo é stato indossato dal lui fin dall'inizio del rapporto, ma non disponendo questo di lubrificanti, questi ha pensato bene di usare la sua saliva per ungere il proprio pene (rivestito sempre dal preservativo). La penetrazione anche se dolorosa (era la prima volta) è stata molto rapida (penso sia durata due minuti o meno) e il trans non ha eiaculato. Il mio dubbio è che non essendo stato lubrificato il "tutto" (ano e/o pene), si possa essere rotto il preservativo, che purtroppo non ho controllato; ripeto, se il condom si fosse rotto, anche nel caso suddetto in cui il trans non ha eiaculato, è possibile ipotizzare un rischio di infezione hiv? In aggiunta non ho visto traccie di sangue. Ritenete che effettui un test dopo i 90 giorni? Essendo disposto a pagare qualsiasi cifra, esiste la possibilità di effettuare un test molecolare (tipo pcr-real time e/o simili), in grado di dare una risposta certa dopo diciamo un mese di tempo trascorso dal ipotetico caso a rischio? Mi scuso molto, innanzitutto per avervi rotto le scatole tutte queste volte e poi per essermi espresso cosi' esplicitamente, ma volevo spiegarmi nel miglior modo possibile.
Vi saluto e vi auguro uno splendido 2007. Scusate ancora ma sono un anima in pena.
- Risposta di risponditore non trovato:
- Buonasera Frank,
lei ci scrive di aver subito un rapporto anale da un transsessuale.
Ci scrive che è stato correttamente indossato il condom da inizio a fine rapporto, pur senza lubrificante: questo però non significa necessariamente rottura; inoltre le rotture di preservativo in genere non passano inosservate.
In caso di rottura ci sarebbe un rischio hiv, anche in assenza di tracce di sangue e in tal caso per ottenere l'esito definitivo sarebbe sufficiente eseguire il classico test Elisa (o analoghi) ad almeno 90 giorni dal rapporto.
Il test in pcr è molto sensibile ad un mese ma allo stesso tempo si rischiano false positività.
Il test che esclude un'infezione da hiv resta quindi l'Elisa.
Saluti.
C. Stentarelli