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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di empedocle del 24/11/2006

Scheda quesito

Nickame:
empedocle
Data:
24/11/2006
Quesito:
gentilissimi dottori grazie per la risposta,ma come credo sappiate l'hiv infetta più i pensieri delle persone che realmente l'organismo,sono a conoscenza dei vostri chiarimenti riguardo la possibilità d'infezione con sesso orale,però anche se è a bassissimo rischio,questo non mi distoglie dal pensarci tutto il giorno,interferendo seriamente con la mia vità,quindi per favore vi chiedo ulteriori chiarimenti esponendovi secondo me il mio rapporto a "rischio": 1-ho avuto un rapporto vaginale completo e protetto con una ragazza italiana di 24 anni 2-durante il rapporto ho praticato per pochissimi secondi un cunnilingus superficiale ed ho subito un'altrettanto velocissima fellatio non protetta 3-al 23esimo giorno dal rapporto a rischio ho effettuato un elisa con esito negativo,ora sospettoso del fatto che potesse essere stato troppo presto l'ho ripetuto a 33 giorni sempre con esito negativo 4-ora mi accingo ad effettuare un rna-pcr a 34 giorni dal fatto. ora i miei dubbi sono: a)ho corso realmente un rischio con questo rapporto? b)con un risultato negativo della pcr posso ritenere conclusa definitivamente questa storia? c)in italia con che percentuale questa metodica produce falsi positivi?visto che mi è stato detto che la sensibilità è alta però la specificita oscilla intorno all'80% d)una risposta elisa negativa a 2 mesi come può essere interpretata in funzione percentuale di validità? grazie anticipatamente per il servizio offerto
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Empedocle, non possiamo che ripeterle cio' che le abbiamo gia' scritto precedentemente: il rischio di un rapporto orale e' bassissimo, ma non nullo. Non riteniamo utile che lei si sottoponga a ulteriori test prima di 90 giorni dal contatto di cui scrive: le darebbero delle indicazioni, così come hanno fatto quelli già effettuati, ma la certezza del risultato l'avrà a 90 giorni. Se a conclusione dell'iter diagnostico dovessero permanerle i pensieri che interferiscono con la sua vita quotidiana, le consigliamo di rivolgersi ad un consultorio familiare o di parlarne con uno psicologo: potrebbe essere più utile che eseguire infiniti test. Distinti saluti. S. Zona, dr.ssa C.Galli