Scheda quesito
- Nickame:
- lucas
- Data:
- 21/11/2006
- Quesito:
- Gentili dottori, vi porgo la mia situazione: ho avuto in data 30/08 una rapporto vaginale penetrativo con una prostitua nigeriana.
il rapporto era iniziato da pochi minuti(al massimo 4) quando la ragazza si è spostata dicendo che il profillatico si era rotto.
Io non ho verificato la cosa perchè eravamo al buio e lei lo ha levato immediatamente. Il rapporto si è concluso con la mia masturbazione nel profilattico.Faccio presente che al momento della rottura non avevo raggiunto la massima erezione.
Le domande che vi porgo sono le seguenti:
1-dal giorno seguente ho accusato una miriade di sintomi che penso siano dettati dalla mia paura e dalle letture fatte su internet.(macchie alla lingua, bruciori post minzione, ghiandoletta ingrossata,gonfiore di gengive). Solo da due giorni e quindi al 84esimo giorno ho un forte raffrddore e delle maccchie rosse sulla lingua(che ho avuto anche in passato). questo potrebbe essere sintomo di sierconversione?
2-data la durata e le modalità del rapporto ho corso molti rischi?(all'ambulatorio mts mi hanno detto che il rischio è quasi nullo!)
3-se facccio il test al 88esimo giorno avrò un risultato definitivo e potrò riprendere i rapporti con la mia ragazza?
PS
Perchè ho paura di fare il test?
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile Lucas,
riferisce di aver avuto un rapporto in cui e' avvenuta la rottura del preservativo: quindi il rapporto non puo' essere considerato protetto. Nonostante la breve durata di possibile contatto, non si può escludere un'infezione da HIV: effettui il test a 90 giorni dall'episodio per avere la certezza del risultato.
I sintomi da lei descritti non sono comunque direttamente correlabili ad una infezione da HIV. Le consigliamo di rivolgersi al suo medico di fiducia nel caso persistessero.
Ci chiede infine perché ha paura di fare il test: molti utenti temono possa essere positivo. Lo stesso motivo per il quale molti altri non lo fanno, perpetuando il senso di incertezza e il proprio malessere.
Saluti.
S. Zona, dr.ssa C.Galli