Condividi
Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Nino del 18/10/2006

Scheda quesito

Nickame:
Nino
Data:
18/10/2006
Quesito:
Il 30/8 ho avuto un rapporto di cui ho già scritto. Voi mi avete detto che il rapporto in questione non era del tutto chiaro ma non sembrava essere a reale rischio di hiv. Per maggiore tranquillità ho fatto un primo test, come da voi indicato nella pagina relativa al periodo finestra ad un mese (più precisamente a 6 settimane di distanza l'11/10) all'ospedale S. Orsola di Bologna. Il referto é Anticorpi HIV 1 - 2 e HIV 1 p24 NEGATIVO. Volevo chiedere se questo é un test di III o IV generazione e quale é la differenza tra un test di III o di IV generazione. Inoltre se ho letto bene sul vostro sito gli eventuali disturbi che ho avuto in questo periodo (febbre, raffredore, mal di gola e linfonodi gonfi) non sono da considerarsi ascrivibili ad hiv poiché il test altrimenti sarebbe risultato positivo. Quindi dovrei cercare altrove la causa di questi fastidi. Ho letto bene? Inoltre ho letto sul sito www.viverealsole.it curato da un medico che la comunità scientifica considera concordemente quale metodo più sicuro per stabilire se una persona ha contratto o meno l'infezione é il test elisa a 4 settimane (o un mese) dall'evento a rischio poiché i timori passati su infezioni occulte protratte per mesi si sono rivelati infondati e non hanno trovato conferma nella realtà clinica. Tuttavia per scrupolo e per tenere conto di fattori imponderabili le linee guida di molti paesi consigliano il test anche a 3 mesi di distanza e in Italia per eccesso di scrupolo il Ministero della Salute consiglia 6 mesi. Mi confermate l'esattezza di queste informazioni? Tra l'altro so che anche chi ha scoperto l'aids Montaigneir sostiene che gli attuali test già dalla fine anni '90 inizio 2000 siano talmente specifici da essere già adeguatamente sicuri dopo 1 mese. Il medico che mi ha fatto il conseulling dice che per l'episodio da me descritto questo test é più che attendibile ma che se voglio avere la sicurezza al 100% posso farlo a 3 mesi di distanza. Voi cosa ne pensate? Cosa mi consigliate di fare?
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Nino, condividiamo completamente la posizione sia del sito viverealsole.it sia quella del suo counsellor: nella nostra pratica clinica, non abbiamo riscontrato delle sieroconversioni oltre le 6 settimane. Questo pero' non esclude la possibilita' che cio' avvenga: per questo l'equipe di HelpAids.it si attiene alla linee guida internazionali, che prevedono un test a 90 giorni perche' possa avere valenza diagnostica. Puo' leggere la nostra posizione sul test in questa pagina: http://www.helpaids.it/wContents/Helpaids/prevenzione/testcounseling/test.aspx. Veniamo ora alle domande che riguardano il suo caso specifico: confermo che i sintomi da lei riferiti non siano direttamente ascrivibili ad una infezione da HIV. Le consiglio di rivolgersi al suo medico per iniziare un corretto percorso diagnostico ed, eventualmente, terapeutico. I test di IV generazione di distinguono da quelli di III in quanto, contemporaneamente alla ricerca degli anticorpi anti-HIV, ricercano anche l'antigene P24. Ritengo pertanto che il test da lei effettuato sia di IV generazione. Distinti saluti. S. Zona