Scheda quesito
- Nickame:
- Incubato
- Data:
- 12/10/2006
- Quesito:
- Salve a tutti, ho già utilizzato in passato il vostro servizio, che reputo estremamente utile e professionale. Vado al dunque.
Mi sono lasciato con la fidanzata dopo molti anni. Dopo un periodo in cui non ci siamo visti, mi sono incontrato con lei, che mi ha praticato del sesso orale non protetto per pochissimi secondi (20 luglio). Si è trattata veramente di una manciata di secondi. In quel periodo stavo uscendo da una candidosi. Il pene non dava più prurito, non mostrava ferite di alcun tipo (non ne ha mai mostrate), non ha mai sanguinato neanche quando lo sfogo era visibile, si arrossava solamente in concomitanza con rapporti sessuali. E proprio per quel motivo, dopo pochissimi secondi l'ho invitata a smettere. Per rispetto nei suoi confronti (anche se il fungo non era più visibile e nemmeno fastidioso volevo essere sicuro di non attaccarglielo, non si sa mai). La mia ex, mi ha poi detto di aver fatto una stupidata, avendo avuto un inizio di rapporto sessuale non protetto con un altra persona (anche in questo caso, lei dice pochissimi secondi) nel periodo in cui non ci eravamo frequentati. Poi, la persona in questione ha indossato il profilattico. La mia ex ha cercato di rassicurarmi dicendo che si tratta di un ragazzo a posto, supercontrollato. Dietro le mie insistenze ha comunque svolto un test Elfa con ricerca antigene p24, a distanza di due mesi-due mesi e mezzo dall'evento e comunque DOPO aver praticato sesso orale a me. Il test è risultato negativo (21 luglio).
Nonostante le ampie rassicurazioni fornite dal medico di famiglia, sono comunque corso a fare il test anche io,precisamente il 2 ottobre (a distanza quindi di 75 giorni dall'evento a rischio conla mia ex). In pratica, anzichè 3 mesi, sono passati 2 mesi e mezzo...il medico di famiglia mi dice di non fare altri test. Il medico del laboratorio idem. Vorrei gettare alle spalle questa disavventura. Ma per stare tranquillo, ho bisogno che anche voi mi diciate di non ripetere altri test. So che molto difficilmente si può sierconvertire dopo due mesi e mezzo. So anche che avremmo dovuto essere in due a sieroconvertire dopo due mesi e mezzo, avendo svolto anche io il test a quella distanza di tempo (dal giorno del rapporto orale a quello del mio test sono passati proprio 75 giorni). So che è difficile ma comunque possibile contrarre hiv con rapporti orali non protetti. So che tale possibilità scende ancor più se il rapporto dura pochissimi secondi. Ditemi che posso stare tranquillo, mi fido solo di voi.
Ho letto da qualche parte (non ricordo dove) che finchè il test è negativo, appare ancora più difficile che la persona possa infettare. Il test della mia ex, dopo che lei ha avuto quell'abbozzo di rapporto orale, è risultato negativo.
Sul tavolo ho un test elfa con ricerca p24 di ultima generazione, svolto a 75 giorni dall'evento a rischio, con risultato negativo. Sono in paranoia, mi stanno addirittura cadendo i capelli. Non dormo per la paura e penso sempre alla fatalità. Ditemi che posso stare tranquillo, ve ne prego.
PS
Sono esagerato io, o il comportamente della mia ex è comunque da stigmatizzare? Io nei suoi confronti mi sono fatto scrupoli per una candida che era già in via di guarigione...lei è andata con un tizio senza usare il profilattico nei primi secondi. Non dico che non lo doveva fare ,ognuno fa la sue scelte...io il profilatticono non lo tolgo se non dopo essere ampiamente sicuro dello stato di salute della partner...ma almeno avvisare, cavolo.
Così facendo si rischia di giocare conla vita propria e con quella degli altri, per superficialità. Come si fa ad essere così sicuri dello stato sierologico altrui, senza vedere un test? Perchè la persona in questione ce lo dice a voce? E cosa significa? Molti sono malati e non sanno di esserlo. E io di quelli ho paura. Perchè sono convinto che chi è consapevole di star male, non si prenderebbe mai e poi mai certe responsabilità.
Scusate per la lunghezza del messaggio...un'ultima cosa. Ho chiesto al mio medico come mai si parla di 3 mesi e lui mi dice che posso stare tranquillo, pur non essendo precisamente passati 3 mesi, bensi due e mezzo. Mi ha risposto che esiste comunque un minimo di discrezionalità da parte del medico...insomma, mi ha fatto capire che il termine dei 3 mesi è riferito a chi ha avuto reali possibilità di contrarre il virus (rapporti vaginali o anali no protetti, rapporti conpersone certamente sieropositive ecc) cosa che secondo lui a me non è capitata. La cosa che mi mette ancor più confusione, è che il medico delle malattie infettive dell'ospedale, con il quale ho parlato, mi ha detto le stesse cose, concludendo che potevo anche non effettuare il test.
- Risposta di :
- Salve.
Ci scrive di un rapporto orale ricevuto dalla sua ex ragazza della duarata di pochi secondi, che a sua volta ha avuto un rapporto presumibilmente a rischio di infezione hiv, anchesso della durata di pochi secondi. Entrambi avete fatto un test a due mesi e mezzo dai rispettivi contatti e siete risultati negativi.
Dal punto di vista clinico ritengo che il risultato del test da lei eseguito è da considerarsi attendibile.
Cordiali saluti
Dr. G. Guaraldi