Quando si parla di infezioni che si trasmettono attraverso i rapporti sessuali, comunemente si pensa all'AIDS e al virus HIV. I rapporti sessuali non protetti (siano essi eterosessuali o omosessuali, vaginali, orali o anali) possono favorire la diffusione anche di altre infezioni di diversa gravità, alcune delle quali sono causa di complicanze serie all'apparato genitale, a quello urinario e al sistema immunitario. Spesso sono condizioni che non manifestano sintomi nelle fasi iniziali (infezioni asintomatiche) e, proprio per questo motivo, la persona che ha contratto l'infezione potrebbe trasmetterla, inconsapevolmente, ad altre persone. Sono definite Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST) in quanto sono provocate da batteri, virus o parassiti trasmessi durante i rapporti sessuali, in particolare per contatto diretto tra liquidi organici infetti (sperma, secrezioni vaginali, sangue da piccole lesioni) e le mucose genitali, anali o della bocca al quale fa seguito la moltiplicazione del microrganismo sulle mucose o la penetrazione nel corpo umano.
Le Infezioni a Trasmissione Sessuale: Mi informo, mi proteggo, mi controllo
L'opuscolo è stato tradotto in più lingue: francese, inglese, urdu, arabo, cinese ed albanese (link al sito Emilia-Romagna Salute)
Il preservativo è lo strumento più efficace per ridurre il rischio di contrarre la maggior parte delle Infezioni a Trasmissione Sessuale. Anche il preservativo femminile, detto Femidom e costituito da una guaina trasparente in poliuretano che si inserisce nella vagina prima del rapporto sessuale, costituisce un metodo efficace per proteggere la donna sia da una gravidanza indesiderata sia dalle IST. Il preservativo maschile e il preservativo femminile non vanno mai usati assieme.
Per Rete IST si intende l'insieme di Servizi/Ambulatori specialistici che si occupano di IST nell'ambito territoriale di competenza di ciascuna Azienda USL. La rete comprende le strutture delle Aziende Ospedaliere Universitarie, ove presenti. Per accedere non serve ricetta medica, ma può essere necessaria la prenotazione.
In Emilia-Romagna si stanno sviluppando Reti IST a:
Ogni Rete si articola in più Nodi, rappresentati dai singoli ambulatori specialistici che ne fanno parte e che condividono protocolli e modalità di presa in carico dei pazienti. Partecipano dunque infettivologi, ginecologi, proctologi, urologi, andrologi, microbiologi, virologi, igienisti, psicologi e altri operatori della sanità.
Tali professionisti, una volta formalizzati nella Rete e grazie proprio alla adesione ad un protocollo organizzativo dedicato, potranno prescrivere specifiche prestazioni applicando il codice P96, in regime di esenzione e dunque gratuitamente. Dal test hiv ai controlli per sifilide, Epatite C, Chlamydia, sono numerosi gli accertamenti che saranno prescrivibili per i pazienti con IST sospetta o accertata, che possono anche richiedere l'anonimato.
La presa in carico di questi pazienti da parte della Rete garantirà dunque l'inserimento in percorsi "a 360 gradi", assicurati da una equipe multidisciplinare che offrirà attività di counselling, valutazione clinica, accertamenti diagnostici e accesso a terapie adeguate. Diverrà infatti possibile e garantita, in caso di conferma di IST, l'erogazione tempestiva o la prescrizione tempestiva del trattamento specifico, con attivazione del contact tracing e del contact notification. Altra nota importante: attraverso la Rete IST sarà possibile la prescrizione della Profilassi pre-esposizione (PrEP).
Per garantire equità, uniformità di applicazione e organizzazione sul territorio regionale è inoltre istituito un Gruppo di Coordinamento Regionale IST.